Dettagli Recensione
Un Memoriale... memorabile!
Giovanni V re di Portogallo; Padre Bartolomeu Lourenço, che progetta una macchina per volare; il soldato monco Baltasar Mateus Sette-Soli; la veggente Blimunda ed il musicista Scarlatti intrecciano le loro vite nell'ironico e tagliente affresco di un Paese stretto dalla morsa dell'Inquisizione. L'edificazione dell'imponente convento di Mafra, voluta per dai sovrani per ringraziare Dio della nascita di un'erede (colei che sarà la principessa Maria Barbara), diventa, grazie allo sguardo critico e dissacrante di Saramago, il pretesto storico per una narrazione che travalica la Storia stessa. La lucidità con cui l'autore scandaglia la cecità umana, materiata di superstizione, avidità, opportunismo, egoismo, menzogna, ipocrisia ed intolleranza, offre infatti al lettore un'impietosa e potente analisi delle bassezze umane, riscattate solo dall'amore (incarnato dalla splendida figura di Blimunda). "Laico". Come sempre in Saramago. Ma forse, proprio perché svincolato da fedi dalla dubbia sincerità, il solo autentico ed incondizionato.