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Pazzesco
Ho letto questo libro la prima volta a 16 anni e non mi ha fatto una grande impressione.L'ho riletto ora a 44 anni e,ragazzi,che bello!! Bellissimi i personaggi,tutti pazzi,pazzi da legare!E stiamo parlando di un libro scritto nel 1957...quando per me erano tutti bacchettoni e lavoratori e la droga e l'alcool non li usava nessuno!Bel libro, bel viaggio,bei personaggi,belle storie..peccato non averlo letto in lingua originale...La prima parte forse è un pò lenta ma quel viaggio indimenticabile verso il Messico ,beh...uno spettacolo!
Questo è un libro inserito in un ben determinato contesto temporale e va giustamente letto in tal senso..eppure non vi sembra straordinariamente moderno? Credete davvero che questa pazza sete di esplosione e fusione nel e col mondo non sia comune a tutte le generazioni?Certo dopo la beat generation la gioventù ha avuto una possibilità diversa di esprimere i propri disagi e le proprie aspirazioni e ovviamente l'uso delle droghe ha reso diverse le dinamiche di interazione col mondo..però i giovani son giovani e, tutti, e sempre, vedono il mondo con occhi nuovi e lo scoprono ogni volta per la prima volta. Al di là di ciò mi ha colpito molto una frase che nel libro si rivolge agli indios messicani delle montagne e che mi è sembrata di un'attualità pazzesca: "Tutti tendevano la mano.Erano scesi giù dalle montagne dell'interno e dalle grandi altezze per tendere la mano a chiedere le cose che credevano offrisse la civiltà,e non si sognavano nemmeno la tristezza e le povere illusioni spezzate della realtà.Non sapevano che[...]un giorno saremmo diventati tutti poveri e avremmo teso a nostra volta la mano,come loro,proprio come loro." Mi vedo davanti agli occhi gli sbarchi a Lampedusa e la recessione economica che abbiamo alle porte.