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IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE
"Heil Hitler" disse Bruno. Convinto che fosse un altro modo per dire "Arrivederci e buon pomeriggio".
Bruno è un bambino di nove anni che vive felice a Berlino con la sua famiglia. Quando il padre, un comandante nazista, ottiene una promozione, la famiglia si trasferisce in un posto lontano, che a Bruno appare molto brutto e terribilmente noioso. Lì vicino non ci sono altre case o famiglie, c'è solo un reticolato, al di la del quale vivono tantissime persone, ci sono delle baracche e, in fondo, un paio di costruzioni con il camino. I grandi chiamano quel posto Auscit.
Difficile fare una recensione di un libro così toccante e profondo. E' un viaggio in un mondo terribile, la cui crudeltà risulta ovattata perchè filtrata dagli occhi ignari di un bambino. Un bambino che, con la sua ingenuità ed innocenza, non riesce a spiegarsi una realtà che risulta ancora oggi impossibile anche solo da immaginare.
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Commenti
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Ma io non riesco proprio...Ho un blocco mentale sul nazismo, non riesco a leggerne. Mi indispone solo l'idea, mi crea un dolore quasi fisico.
Ho fatto leggere questo romanzo a mia mamma e lei me lo ha raccontato.
Magari un giorno...
:-)
non riesco a leggerne di questo argomento..
come i film...
manco uno..
:))
Baci
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