Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Come le piume di un pulcino
Un libro delicato e morbido "come le piume di un pulcino" ma con la forza della Vita narrata dalla Morte.
I temi sono quelli del nazismo e del razzismo, nella cornice della seconda guerra mondiale. Ma non lasciatevi ingannare.
La trama ti avvolge come una coperta di lana, calda ma ruvida, la voce narrante ti fa vivere il sentimento della pietà, i protagonisti sono così ben delineati che ti sembra di averli accanto e di conoscerli.
La prospettiva è un punto di forza: da una parte la Morte, impersonificata in un modo completamente diverso rispetto a come ci viene insegnata ora: una Morte intesa come Angelo, l'angelo della morte, un ruolo che "è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare".
Altra prospettiva, quella della protagonista principale, la bambina che vive la durezza della guerra con i suoi occhi, incantati e disincantati insieme. E che in mezzo al dramma, alla fame, al freddo, alla povertà, alla morte dei suoi cari, al pericolo (anche consapevole), continua ad essere una bambina forte, che non si lascia rubare la sua infanzia. Ma che anzi dona.
Unico neo: la traduzione italiana del titolo del libro: Liesel i libri li RUBAVA, li aveva SEMPRE RUBATI, li RUBAVA PER SE', anche quando le erano stati offerti. Non li salvava. Perché un personaggio così non poteva rinunciare alle proprie passioni e alle proprie idee, anche a costo di rischiare in prima persona.