Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Fuori da ogni schema
O lo odi, o lo ami. Non ci sono vie di mezzo. Io lo amo ancora.
La grammatica e la sintassi non esistono: iniziano ad esistere solo nel momento in cui TU, lettore, entri nella testa di Pigmeo, il protagonista, e pensi come lui, e tenti di parlare come lui, come se volessi esprimerti in una lingua che non conosci e che non è la tua lingua madre.
Per capire cosa scrive devi pensare anche con una forma mentis che non è la tua. Entrare in lui.
Lo stile narrativo è orrendo e al tempo stesso divertentissimo. Una lode al traduttore italiano.
Passato, o non passato, questo scoglio linguistico indigesto e al tempo stesso comicissimo, inizi ad amare il libro.
E' una critica durissima al sistema americano (dove Pigmeo viene inserito), ai sistemi totalitari (da cui proviene e in cui viene formato), alle imposizioni occulte della società americana, alle imposizioni dure e reali dei regimi; ma anche della famiglia e degli amici.
Gli occhi sono quelli di "Pigmeo", di cui non si saprà mai il vero nome: un ragazzino-kamikaze più che adulto e pure bambino addestrato e mandato negli Stati Uniti per "fare il suo lavoro".
Da lì racconta il sistema capitalistico americano con la forma mentale che gli hanno forgiato nella scuola di stampo militare di provenienza.
Il protagonista viene rappresentato benissimo, pur senza quasi mai capire quali siano i suoi veri sentimenti. Che quindi si intuiscono solo e poi esplodono prepotentemente.