Dettagli Recensione
Troppi luoghi comuni in una bella confezione
Le aspettative su un libro vivamente consigliato e pubblicizzato sono sempre molto alte, ma dovrebbe sempre scattare il campanello d'allarme, quella vocina che ci mette in guardia sull'effettiva bontà dell'opera che andiamo a leggere.
Non è mia intenzione decostruire in toto un prodotto ben rifinito e congeniato, mi limiterò a sottolinearne i punti dolenti. L'eleganza del riccio è un buon libro che narra una storia gracile e tragica al tempo stesso, la storia delle anime buone vestite di stracci e offuscate da miriadi di luoghi comuni che la società per bene non riesce proprio a superare. Ma risulta difficile pensare che una portinaia celi il segreto di una cultura sconfinata che solo una viziata bambina riesce a scoprire, condividendo con la sua nuova amica l'ineffabile dolore per una diversità sostanziale con il resto dell'umanità. Il tutto viene condito con massime filosofiche e repertorio letterario classico, con un occhio politically correct verso l'Oriente e la sua consueta capacità di vedere oltre le apparenze.
Il libro si legge scorrevolmente, ma il problema è che al termine della lettura resta la sensazione amara di essere incappati nell'ennesimo prodotto commerciale.