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Cinismo a piene mani
Io non vorrei passare per lo stroncatore di "best qsellers", ma sono un po' esterrefatto.
Questo libro è di una freddezza e di un cinismo incredibile.
Non so se anche gli altri saranno così, ma non credo che mi piaccia tanto questa autrice.
La guerra e il freddo come motori e benzina delle azioni umane, che poi più tanto umane non sono più.
La ragione azzerata dal bisogno di calore.
E alla fine la morte vista come benefica via d'uscita.
Sì è la guerra ma è terribile.
Il professore è meschino, Marina è animale, Daniel è l'unico che presenti un minimo di sentimento ed è rimarchevole che inizi a presentarlo proprio quando gli altri smettano di farlo.
Questa scrittice ha una visione fredda e distaccata dalla sua stessa storia.
E' un comportamento che ho già visto in altri autori, quando vogliano prendere le distanze dall'universo da loro stessi creato.
Ci lancia in faccia qualcosa di sgradevole e poi scappa a nascondersi dietro un paravento.
Il gioco di quali libri salvare è solo un pretesto per parlare d'altro.
L'uomo in condizioni estreme retrocede a animale. Punto. C'era bisogno di scriverci un libro in tal guisa?
Vorrei infine giustificare le due stelline allo stile. Io ODIO i libri in forma di copione teatrale. Ma è una mia misera opinione personale.
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Commenti
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:)))))))))))))
e di cosa?
ciao!!
Mi permetto pero' di commentare perche' ho letto altri due libri dell'autrice e vedo molta Nothomb nella tua descrizione, Piero.
Si , lei e' crudele, lei e' spietata, lei e' diretta, lei e' distaccata.
Ma mentre tu vivi l'autrice come qualcuno che ti colpisce in mezzo agli occhi e scappa a nascondersi, io la vivo come qualcuno che mi colpisce e mentre io mi sto ancora riprendendo dallo shock e' ancora lì davanti, che mi guarda dritta negli occhi.
Mi piacciono queste visioni totalmente contrapposte sull'autrice.
Evidentemente e' una di quelle scrittrici con cui entri in sintonia e ami da subito o che detesti irrimediabilemnte.
A me questo suo stile piace, la trovo originale e diretta, mi stimola molto. Son curiosa di leggere anche questo.
Ops...ho chiacchierato troppo...Sorry :-)
Ciao ragazzi.
Un libro che si poteva condensare in una frase.
Non mi hai preso zia Amelia!
:))
Mi espongo sugli altri e in generale sull'autrice nei due che ho letto io.
Non e' cosi' facile scombussolare gli animi in cosi' poche parole e scrivere con uno stile cosi' distaccato ma perentorio.
E' una alternativa, picchia duro e con precisone.
Nel primo libro che ho letto era l'omicidio di una donna.
Nel secondo l'Olocausto.
" i personaggi hanno una sola dimensione, sono cinici e bastardi "
SI, sono tutti assassini e lei li vede e li racconta come tali.
Si e' vero , lei non ricama . Ma destabilizza e fa pensare .
:-) W IL LIBRAIO
non ho ancora letto nulla di quest'autrice, ma ce l'ho in wl da un po' di tempo, dai commenti, mi pare comunque di aver compreso, ovviamente correggettimi se sbaglio, che appartenga a quel genere di scrittori che vengono o adorati oppure stroncati, senza vie di mezzo insomma, alcuni lettori se ne innamoranono mentre invece, altri, possono arrivare persino a detestarli!!!
Si GIo e' cosi' e' cosi' .
Leggila dai che son curiosa, se non altro con tutto questo parlarne sei preparata allo stile !
:))
Non conosco l'autrice, né tanto meno il libro, ma capisco la reazione di Piero perché, cinismo a parte, avere la percezione di uno scrittore distaccato non è il massimo. Capisco però anche CUB che consocendo bene l'autrice è in grado di coglierne meglio lo stile!
Che dire, la leggerò e me ne farò un'idea anche io!!!!
;)
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