Dettagli Recensione
Piacevole lettura
Il desiderio di Kianda è un libro dell'angolano bianco Pepetela (pseudonimo di Artur Carlos Mauricio Pastana dos Santos) scritto nel 1995 e pubblicato in Italia da Edizioni lavoro nel 2010.
Il racconto di Pepetela ci porta in una Luanda dei primi anni '90 (quando sembrava imminente l'accordo di Pace, poi naufragato, per porre fine alla guerra civile angolana) dove avvengono degli strani fenomeni: i palazzi del centro della città cominciano, uno dopo l'altro a collassare senza una ragione e senza provocare danni alle persone.
Solo alla fine si scoprirà la volontà di Kianda, lo spirito dell'acqua che abitava l'antico lago scomparso per far posto ai nuovi edifici. Il realtà attraverso un racconto a tratti ironico e fantastico, Pepetela mette in nudo una classe di politici angolani (la protagonista, Carmina è un deputato, che avvertendo la caduta del regime, trova tutti i sistemi per arricchirsi sfruttando la sua posizione) che banchetta sulle miserie di un paese portato allo sfascio dalla guerra civile e che ha perso nel modo più assoluto quelle speranze di giustizia e di equità che avevano accompagnato la guerra d'indipendenza e i primi anni della guerra civile.
E' la fotografia, aspra e amara, che Pepetela (intellettuale e guerrigliero dell' MPLA) scatta con grande conoscenza, cogliendo le sfumature più nascoste e sottili. Un'immagine che scopre la miseria e l'arroganza di una classe politica (forse comune in molte parti del mondo) che ha perso qualsiasi contatto con la realtà e che pensa esclusivamente ai propri vantaggi e ai propri privilegi. Solo attraverso Kianda, lo spirito del lago, che ridisegna non solo l'architettura della città, ma le speranze e la dignità di tutto il popolo angolano, il libro offre una ottimistica visione per il futuro.
Un libro breve, inteso e piacevole. Al tempo stesso una triste visione della degenerazione dell'uomo a fronte dei propri interessi.
Artur Carlos Mauricio Pastana dos Santos, conosciuto come Pepetela, è nato a Benguela nel 1941 da una famiglia bianca portoghese della classe media. Studia a Lubango e negli anni '60 migra a Parigi e poi ad Algeri dove si laurea in Sociologia. Proprio in Algeria entra in contatto con altri membri del MPLA (Movimento per la Liberazione dell'Angola di ispirazione socialista). Nel 1969 è a Brezzaville dove, oltre ad iniziare a scrivere (pubblica il primo libro nel 1972), è sempre maggiormente coinvolto nella guerra di liberazione. Raggiunta l'indipendenza nel 1975 è stato membro del primo governo angolano (Vice Ministro dell'Educazione fino al 1982, quando decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura). Dagli anni '90 è professore di Sociologia presso l'Università Agostinho Neto di Luanda.
E' considerato unanimamente la migliore espressione letteraria angolana.
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