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718 pagine non sono poche! Il rischio di stancare il lettore è molto alto, tenendo conto del fatto che non stiamo parlando di un thriller pieno di suspence, però, nonostante tutto, non ti stanchi di seguire le storie di Tengo e Aomame.
Le due storie, nell'anno 1Q84, sono come due rette che scorrono parallele e, come la geometria insegna, non si incontrano mai (forse questo non dovevo scriverlo!?!).
Tengo è un trentenne di corporatura robusta, insegna matematica avendo una predisposizione per la materia fin da piccolo, scrive romanzi ma non ne ha ancora pubblicato neanche uno, fa sesso regolarmente una volta alla settimana con una donna sposata, ha interrotto i rapporti con il padre da molto tempo e della madre sa poco o nulla.
Non vuole responsabilità e fa cose che gli riescono bene senza bisogno di sforzarsi troppo, la sua vita scorre placida e regolare senza programmi precisi per il futuro.
Tutto cambierà quando capiterà tra le sue mani il manoscritto de "La crisalide d'aria" scritto da una bellissima 17enne di nome Fukaeri...
Aomame è una bella trentenne esperta di arti marziali ma, soprattutto, di strechting, abitualmente veste in modo poco appariscente tranne quando ha voglia di un uomo e, in quel caso, indossa minigonna e tacchi a spillo, ha rotto i rapporti con i genitori, seguaci dei testimoni di Geova, da piccola.
Oltre a tutto questo Aomame è anche una killer professionista, uccide uomini che maltrattano le donne...
Non aggiungo altro sullo sviluppo della trama, lascio a voi scoprire i vari fatti che legano le due storie.
Una pecca del libro, a mio modesto parere, sono le inutili ripetizioni di descrizioni all'interno delle storie stesse, non fanno altro che aumentare inutilmente le pagine del libro.
I personaggi, inizialmente, appaiono piuttosto freddini, potrei dire "asettici", molto "giapponesi" in questo senso...successivamente, però, conoscendoli meglio, vengon fuori le loro paure, i loro sentimenti, in poche parole la loro personalità.
Quando si arriva, finalmente, a pagina 718 cosa si pensa? Cosa è rimasto di questo romanzo?
Parafrasando lo stesso Murakami si può dire che ci lascia a nuotare in una piscina di punti interrogativi.
Il più grosso, secondo me, è: "Ma cosa diavolo sono i Little People!?!"
Buona lettura
P.S. Aspettiamo il libro terzo a Ottobre (se non ho capito male) per chiarire, forse, qualche interrogativo,
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Commenti
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Dopo averlo premuto è un po' come entrare nell'anno 1Q84...non si torna più indietro!
Comunque ritengo che lo siano, un po', nella prima parte, poi vengono fuori i loro sentimenti e le loro paure.
Per quanto riguarda le ripetizioni, invece, le ho trovate, a tratti, piuttosto noiose.
Ciao
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un caro saluto,
Giò***