Dettagli Recensione
La donna giusta
E’ stata dura ma ci sono riuscita, sono arrivata alla fine di questo libro, ed è una grande soddisfazione.
Credo che Marai non sia per tutti, e non lo dico da snob , probabilmente non è nemmeno per me, sicuramente è per un lettore esigente e capace di concentrarsi molto nella lettura, quindi per me la soddisfazione di averlo finito è stata doppia, se lo avessi affrontato anni fa non credo che sarei arrivata a leggere l’ultima pagina.
Il fatto è lo stesso (un uomo e una donna che si sposano, poi si lasciano, lui sposa un’altra donna e perde anche lei) ma le emozioni che questi eventi provocano nei tre personaggi sono molto differenti, ed è forse proprio questo il punto di forza del libro , strano , a volte ti viene da pensare “ma riferisce alla stessa storia ?”, ognuno la vive e la interpreta in maniera differente.
Il primo monologo, quello della prima moglie abbandonata è veramente un capolavoro, le pagine sono così “cariche” di frasi bellissime che non ti staccheresti più dal libro, questa donna ,che racconta ad un’amica la storia del suo matrimonio naufragato, ti sembra di vederla e di toccare le sue emozioni, è impressionante come si entri dentro il libro, soffri un po’ con lei, per questo grande amore mancato, ma in cui non ha smesso di credere fino alla fine, ed è fortissima la sua decisione finale di “lasciarlo andare” e di ammettere che quell’uomo non le era mai appartenuto
Anche il secondo monologo è bellissimo, lui racconta ad un uomo in un bar la sua vita, il matrimonio con la prima moglie, che però non ha mai veramente vissuto, non è mai entrato appieno dentro quella storia, probabilmente per lui era solo transitoria , in attesa dell’altra, di quello che credeva il suo grande amore e unico desiderio, e poi perché Pèter era un uomo solo, anche se viveva in mezzo alla gente, nessuno riusciva veramente a entrare nella sua vita.
Il terzo monologo, quello di Judit l’ho trovato molto meno appassionante, anzi, se devo dirla tutta a volte noioso. Judit è l’altra, quella che Pèter ha aspettato per anni , è stata sua per poco tempo perché spesso la rabbia verso gli altri e verso se stessi avvelena quello che di buono ci potrebbe essere, i rancori mai sepolti non sono una buona compagnia per una coppia.
Decisamente interessante anche le descrizioni della vita di quell’epoca, la lotta sociale, la netta distinzione tra l’alta borghesia e il ceto medio, che non scompare nemmeno di fronte allo scoppiare della guerra.
Sicuramente un libro da consigliare, non di facilissima lettura certo , ma un vero toccasana per l’anima e la mente.
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Commenti
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bella rece !
Marai non è semplicissimo da leggere ma merita davvero!
HAHAAHAHAHHA!!!
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prima o poi questo signor Marai lo incontrerò....