Dettagli Recensione
Razionalità vs. Passione
Marai scava nell'animo umano , negli interrogativi , nel conflitto interiore tra quanto ci si apetta dai personaggi e quello che è il loro desiderio , nelle questioni morali della società, con una attenzione ed una sensibilità davvero rare.
Come nel capolavoro "Le Braci" abbiamo un triangolo amoroso, in questo caso i protagonisti ne sono assolutamente inconsapevoli.
Per buona parte del romanzo Marai costruisce l'ideale della ragione, del rigore morale, delle rigide regole della vita borghese, nei panni del giudice Kristof Komives .
Ci racconta la sua scalata come fosse un'ascesa ad un trono di giudice ma anche di ultimo paladino di una certa moralità. Il giudice viene incaricato di sciogliere il vincolo matrimoniale di due persone che ha conosciuto anni prima : un vecchio compagno di studi (il dotor Greiner) ed una donna bellissima incontrata casualmente (Anna Fazekas).
Ma Kristof non dovrà mai emettere quella sentenza perchè una sera rientrando a casa trova ad attenderlo il dottor Greiner, il quale, durante un monologo serrato e travolgente gli farà una confessione sconvolgente e una domanda, la cui risposta costringerà il rigido giudice a guardare dentro di sè forse per la prima volta dopo molto tempo.
Se ne "Le Braci" i temi erano il tradimento e l'amicizia qui abbiamo la critica alla falsità della società borghese, la passione a confronto con la razionalità, i sentimenti nascosti perchè non consoni a quanto ci si aspetta da noi , la passione come un vento impetuoso che puoi ignorare per lungo tempo ma che alla fine esplode perchè non la puoi semplicemente chiudere a chiave. Meno "immediato" de "Le Braci" ma ugualmente bello.