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Floria, sei tu?
Adesso ci divertiamo.
“Assurdo” , mon amour! Oui, c’est toi! Trionfo dell’assurdo per eccellenza, l’uomo doppio, duplicato,la copia, la controfigura, il sosia è sotto ai nostri occhi come dentro ad un film. Perché viene trovato proprio dentro ad una videocassetta l’alter ego del professore di Storia Tertulliano Maximo Alfonso! Lui è Antonio Claro: attoruncolo. E sta proprio dentro a quel film dal titolo “Chi cerca trova”.
Maremma maiala!!!! E’ uguale, spiccicato, identico…ma solo nel corpo, perché lo spirito, le cicartici dell’anima, la vita…tutto in loro è diverso.
E allora in questa enorme megalopoli in cui il libro è ambientato - città trasformata e ingigantita - ci si chiede come sia possibile aver trovato uno proprio identico … Ma non trovato per caso!!! C’è nel libro, una ricerca ossessiva, tipica di Saramago, del nome, dell’indirizzo, della vita tra le cose,…e c’è un incontro voluto e desiderato. Temi cari all’autore, già enucleati in altri testi precedenti, non si resta delusi procedendo a grandi passi verso l’epilogo, ristretto in due scarse paginette, taglienti come rasoi.
E non stupisca il lettore accorto di trovarsi davanti anche a Dostoevskij , o sentirsi catapultato nella fantascienza di Blade Runner o forse, come qualcuno più autorevole di me ha detto, nel finale in 2001 Odissea nello Spazio. E’ davvero una sceneggiatura, un libro che apre al cinemascope: o almeno così si dice in giro. E per dirla con Saramago “ sembrava un film di fantascienza, scritto, diretto e interpretato da cloni agli ordini di uno scienziato pazzo “.
E se lo dice lui…!!!