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Una come tante
Letto, riletto,dimenticato, ripescato dopo il film. Sofferto e sentito sulla pelle come un morso.
Che dire? Josephine ha dalla sua una profonda conoscenza dell'animo umano e sa toccarne le intime corde fino a farle tremare.
E non tanto perchè ciò che accade nel libro è solo "del libro"; non tanto perchè il filo del destino ha tramato il suo ordito intorno a cinque personaggi in cerca di quiete e d'amore.
Ma perchè è strano trovarsi dentro, in mezzo, coinvolto, dentro alle parole e sentirsi talmente vicina da sentire, quasi, la voce dei personaggi, le oscenità sussurrate, le perversioni da cogliere come primizie sessuali e tutto il dolore dell'ovvio e dell'incantesimo spezzato.
E' una tragedia; nel senso greco . Non c'è un lieto fine. Si soffre, forse, sin dall'inizio, e l'oscura porta del desiderio si spalanca d'improvviso, come un mostro indicibile e malvagio, che trascina dietro di sè coscienza,raziocinio,volontà,lucidità...
Sacrifica all'altare dell'amplesso famiglia ed unità e porta con sè il sapore amaro della sconfitta. Ma in fondo, chiunque vorrebbe essere amato, anche solo per una notte, col quel tipo desiderio, molto al di là del desiderio sessuale che si nutre solo di corpo senza anima; quel tipo di desiderio inestinguibile si perpetua, minuto dopo minuto e rende regine anche le Cenerentole senza fate madrine.
Quel tipo di desiderio tace, è vuoto di parole, ma si arricchisce di sguardi, di profumi, di bocche che colgono parole silenti che conducono un gioco senza uguali.
E' una tragedia vera, mi ripeto: una tragedia che lascia scoperto il cuore e mette a nudo la verità del desiderio e della passione rubata, nel più osceno dei modi. Senza rispetto, senza dignità. Tutto il contrario dell'amore. Solo la morte può lavare l'onta del proprio tradimento, la morte e l'esilio.
E arriva dunque,imprevedibile e subdola, questa oscura signora che da sempre corteggia l'amore: ti prende e ti porta via da sotto al naso l'unica ragione per cui rischi ancora e ancora ti va di farlo.
E ti lascia, infine, senza nient'altro che il peso della tua passione, consumata con una donna "per nulla diversa da tutte le altre".