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Una dolce fiaba invernale
Non so voi, ma dalle mie parti non è ancora nevicato e la cosa mi ha intristito un po'. Così appena ho visto questo libro, non ho esitato neanche un istante a prenderlo.
Leggerlo in questa stagione mi sembrava l'ideale, e la sua trama fiabesca mi ha immediatamente conquistata.
Non ho avuto bisogno di maglioni, termosifoni, camini o stufe: è bastato questo romanzo a scaldarmi corpo e cuore.
Mentre i miei occhi accarezzavano le pagine e le parole, al tempo stesso vedevano la neve che cadeva.
Vedavano l'Alaska, non sempre come terra gelida e inospitale, con qualche casa sparsa qua e là, e la capanna di Jack e Mabel.
Marito e moglie, anziani e non benestanti, profondamente segnati dalla perdita del figlio nato morto.
La scena che mi ha commossa di più è stata quella in cui lei cuce vestitini e lui costruisce un cavalluccio a dondolo per il bambino, senza sapere la tragedia che avverrà successivamente. Senza sapere che il figlio non userà mai quegli oggetti realizzati con tanto amore.
Un giorno nevica molto più del solito, e la tristezza abbandona momentaneamente i cuori di Jack e Mabel che tornano ragazzi lanciandosi palle di neve e costruendo una piccola bambina di neve che il giorno dopo, però, scompare: la neve si scioglie e gli oggetti intorno ad essa spariscono.
Ma una nuova presenza comincia a popolare le vite di questi due anziani: una bambina che indossa gli stessi vestiti del pupazzo che avevano creato, che vive nei boschi e caccia in essi, libera, selvatica e indomita e che spesso torna a trovarli portando loro dei doni. La bimba però scompare durante le stagioni calde e torna solo durante l'inverno. Il legame fra Jack, Mabel e la bambina (che si chiama Pruina, come il colore che la neve assume al tramonto) diventa sempre più forte, come fra genitori e figlia, e durerà per sempre...
E'un libro semplicemente meraviglioso e indimenticabile, un fiaba vicina e lontana al tempo stesso alla realtà, che non permette di distinguere l'esistente dalla fantasia, in un dolce vortice innevato che riscalda, invece di raffreddare.
Purtroppo la magica bellezza che avevo percepito nei 2/3 del romanzo diminuisce, e il concetto di fiaba fantastica si affievolisce tristemente creando una netta e brusca divisione stilistica e contenutistica di queste due parti.
A parte ciò è assolutamente un libro da leggere per chi ancora ama sognare e vorrebbe vivere nelle favole in cui crede.
E' questo che ho pensato leggendo questo libro dove ho trovato casa mia e il mio mondo e avrei voluto perdermi per sempre.
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Commenti
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questo libro fa per me, oltretutto...
metto in wl!!!
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