Dettagli Recensione
Un giardino ai margini della città
"Il Giardino Di Cemento" è un breve racconto diviso in due parti (collegate tra di loro cronologicamente) dove viene narrato un breve ma intenso spaccato di vita del protagonista adolescente Jack. Lo stile di vita di Jack è particolare, il suo modo di affrontare la vita è apatico (se dovessi definire la lettura in una sola parola direi per l'appunto "apatica", ma non in maniera negativa) e menefreghista, la numerosa famiglia di Jack ha dei problemi (come le hanno tutte in fin dei conti), problemi difficili, problemi che finiranno tutti sulle sue spalle e su quelle delle sue due sorelle (una più grande di lui) e del piccolo Tom.
Ogni personalità è ben delineata e Ian McEwan si dimostra un abile scrittore, uno scrittore che a questo giro "bada al sodo" facendo intendere tutto fin da subito, usando un linguaggio semplice e fluente. "Il Giardino Di Cemento" è una storia scritta facile ma estremamente drammatica, una storia che getta ombre e luci sui rapporti più stretti tra fratelli e fratelli e figli e genitori. Caratteri ben definiti dunque, ma a svettare in maniera particolare è la psicologia del fratellino più piccolo, non è il personaggio principale ma i momenti che lo vedono protagonista sono quelli più esasperanti ed impegnativi.
Ad emergere è un clima claustrofobico generale, particolarmente fetido ed opprimente, la storia si evolve su continue vicissitudini precarie e ha un finale magari banale ma dall'effetto assicurato (perfetto esempio su come decidere quando è il momento per far calare il sipario e tranciare di netto la narrazione).
"Il Giardino Di Cemento" non è di certo da considerarsi come un capolavoro, però le particolari sensazioni che riesce a trasmettere si meritano una rapida e a suo modo follemente terapeutica lettura.