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Ieri
 
Ieri 2011-12-12 16:11:12 MCF
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MCF Opinione inserita da MCF    12 Dicembre, 2011
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Miseria e dolore

Mi è piaciuto molto questo libro, breve ma incisivo scritto da Agota Kristof, autrice ungherese nata nel 1935 e sempre vissuta all’estero. In “Ieri”, racconta la vita di un emigrato fuggito da una situazione dolorosa e umiliante che cerca disperatamente di lasciarsi alle spalle. Spesso, rivede il bambino che è stato, con tutti i suoi sogni, ora infranti, e la sua compagna di infanzia, che ha amato ma anche odiato perchè accettata dal padre che lui non ha avuto.

Così l'autrice scrive:

“Ieri tutto era più bello
La musica tra gli alberi
Il vento nei miei capelli
E nelle tue mani tese
Il sole"

"Ieri ho vissuto un istante di felicità inattesa, immotivata. E' venuta verso di me attraverso la pioggia e la nebbia, sorrideva, fluttuava al di sopra degli alberi,mi danzava davanti, mi circondava. Io l'ho riconosciuta. Era la felicità di un tempo remoto quando io e il bambino eravamo tutt'uno."

"Credo che presto sarò guarito. Qualcosa si romperà in me o in qualche parte dello spazio. Partirò verso altezze sconosciute. Sulla terra non c'è che la mietitura, l'attesa insopportabile e l'inesprimibile silenzio."

“Vai là dove le persone sono felici perché non conoscono l’amore. La sera chiudono la loro porta a doppia mandata e aspettano pazientemente che la vita passi.” Dedicata a chi rifiuta coinvolgimenti emotivi per preservare l'equilibrio faticosamente conquistato.

"Perchè è diventando assolutamente niente che si può diventare uno scrittore." Forse l’autrice vuole dire che solo quando una persona sprofonda nel dolore e/o non ha stima di se stessa prova il bisogno di scrivere per rifugiarsi in un mondo diverso, più bello, in linea con le sue aspettative.

I temi sono il dolore e la guarigione cioè l’accettazione del passato ("Allora gli uomini del battello, gettando uno ultimo sguardo verso la terra, hanno preso sulle spalle i loro morti.") tematiche che ritroviamo nei film di Almodovar “Gli abbracci spezzati” e di Loach “Il mio amico Erich”.
Da leggere e rileggere per apprezzarne la poesia e la quieta analisi delle emozioni.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
“La trilogia della città di K” della stessa autrice
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