Dettagli Recensione
Le memorie...
Che esperienza unica e particolare ho vissuto leggendo "Memorie Del Sottosuolo", quanta classe, quante verità escono dalla penna di Dostoevskij.
Due racconti brevi, uniti saldamente da una riflessione profonda, una riflessione che porta il protagonista a compiere azioni "di continua derisione" per la propria persona, a dire e fare tutto e il contrario di tutto, avvolto da un costante, strano e autentico velo di pentimento interiore.
Si legge "Memorie Del Sottosuolo" in pochissimo tempo, nonostante la scrittura non sia per niente semplice da districare, si finisce ben presto preda degli incubi interiori che il nostro svela con audacia, ironia e schiettezza.
Non c'è una sola riga che produca banalità, non c'è un solo passaggio "frivolo", a stupire è l'intensità di due brevi racconti che si "ricaricano" a rotazione uno sull'altro, in maniera speciale e personale. Il sapore che si trasportano dietro è strano e sicuramente unico, un esperienza che non può portare che alla continua riflessione perchè i deliri di Dostoevskij sono veri e fanno male.
Fa male lasciarsi trasportare sopra una prima parte completamente "ubriaca", un monologo astratto e marcio, una continua spirale avvolgente che deve avere su di se la massima attenzione per essere compresa a dovere in ogni suo piccolo meccanismo. Più semplice invece il lato " A Proposito Della Neve Bagnata" dove il protagonista narra le proprie bassezze, e noi, trasportati da una abilità narrativa innata ci sentiremo un pò complici di queste vergognose ma "vive" azioni.
Ci sono libri che si leggono, che piacciono, ma tuttavia non saranno più ripresi in futuro. Credo che "Memorie Del Sottosuolo" invece rappresenti la fazione opposta, quella sui quali si ritorna ancora e ancora, vuoi grazie alla sua brevità, vuoi grazie all'abbondante insanità che riesce a somministrare all'ignaro lettore di turno.
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Commenti
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Bella recensione!
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metto subito in wl!;)