Dettagli Recensione
Il tuo modo di parlare mi piace un sacco...
...Giro la frase che ripete a più riprese Midori al protagonista Watanabe direttamente a Murakami. Il nostro si dimostra un autentico maestro di parola e ci avvolge -tiepidamente- con una storia dalla trama apparentemente semplice ma dal contenuto "straordinariamente intenso".
"Norwegian Wood" porta con sè un gusto pieno, una sensazione mista fatta di convenzionalità e tragedia, ma sopra tutto regna incontrastato un particolare sentimento, una difficoltà costante che si riflette su ogni più piccola azione del protagonista. Paragonerei la lettura di questo romanzo all'appagamento fornito da un buon bicchiere di vino rosso di una certa consistenza, o come il conforto che riescono a dare thè caldo o cioccolata calda durante le fredde giornate invernali.
"Norwegian Wood" si fa divorare, ci si affeziona ai protagonisti e al loro rapporto in maniera istantanea. Murakami mi ha fatto adorare ogni piccolo intreccio, mi ha in qualche modo destabilizzato, catturato, sedato e adagiato su una strana ma piacevole sensazione di appagamento. E' strano leggere un libro come questo senza affezionarsi ad una ben precisa relazione, ogni riga e ogni storia sono narrate cosi bene che diventa impossibile farsi anche la più piccola delle scalette preferenziali.
Watanabe è un personaggio cardine riflessivo, un personaggio che si pone (a mio modo di vedere) in maniera giusta ed equilibrata con tutto. Sia con gli amici (sono personaggi davvero unici e particolari Nagasawa e Sturmtruppen), sia quando c'è da far galoppare i sentimenti. Modi opposti ma entrambi speciali i rapporti/dialoghi con Naoko e Midori (senza omettere un altra figura cardine come Reiko), l'uno eccezionalmente intenso e se vogliamo "ultraterreno", l'altro quasi buffo,"folle" e reale.
Elogio particolare infine per come come vengono trattati e "usati" argomenti sempre spinosi come morte e sesso, nonostante certe parole rimangano sempre le stesse bisogna tessere sperticate lodi a Murakami per come riesca a far apparire il tutto sotto una luce di candida "innocenza".
Non mi resta che lasciare una citazione e consigliare "Norwegian Wood" a chi vuole esplorare ed esplorarsi. Per chi vuole capire e capirsi, ma più semplicemente per chi vuole leggersi una bella storia drammatica, chiaro/scura narrata con lucentezza invidiabile.
"La morte non è l'opposto della vita, ma una sua parte integrante".
Sayonara.
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Commenti
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Eccellente il riferimento enogastroniomico, adoro questi accostamenti.
Se non lo siamo ancora, ti chiederò l'amicizia.
Syd
Posso capire anche chi possa trovarlo un pò noioso (come un commento precedente), per affrontare "Norwegian Wood" bisogna essere in qualche modo preparati, aver già sperimentato un pò di sofferenza.
Syd, diciamo che cerco sempre di girarci attorno, cercare di fare capire qualcosina ma anche no. Appena leggo recensioni che svelano io mi fermo per tornare a rileggerle finito il libro ad esempio. Assolutamente concorde con il tuo pensiero.
COMPLIMENTISSIMI!!!
Giò***
prima o poi lo proverò :-)))
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Quando decidero' di riprovarci con Murakami provero' con questo titolo, ne parlano bene tutti. Un motivo ci sara'.
Grazie, sayonara a te.
:-)