Dettagli Recensione
Un po' banale...
E' la storia di tre sorelle, raccontata in prima persona e alternando i vari capitoli con POV diversi. In realtà non è una storia lineare ma piuttosto una raccolta di annedoti della loro vita, con qualche ritorno al presente di tanto in tanto. A causa di ciò, come stile narrativo non mi ha convinta. Ho trovato un po' noioso e confusionario il ricorso a tutti questi aneddoti che non sono sorretti da un filo logico ben preciso. Le tre sorelle protagoniste poi, sono dei personaggi troppo stereotipati, troppo studiate a tavolino dall'autrice con il fine di renderle completamente agli antipodi le une dalle altre. C'è infatti Cristina, la bella sorella minore, che vive allo sbando, tra sesso, alcol, droghe e notti dentro ai locali notturni. Rosa, l'intellettuale sorella di mezzo, che ha una solida carriera e dedica tutta la sua vita al lavoro. E infine Ana, la sorella maggiore, che sposatasi in giovane età è l'emblema della perfetta casalinga che vive per la casa e per la famiglia. Ma ognuna di loro, per ovvie ragioni, conduce uno stile di vita talmente estremo che, chi per un verso e chi per l'altro, non riesce a trovare la serenità e come argomento devo ammettere che non l'ho trovato dei più originali. Tuttavia ho trovato alcuni capitoli decisamente carini e ci sono anche delle frasi molto profonde che mi hanno colpita positivamente e che mi inducono a lasciare un voto di un punto più alto di quello che avrei dato se tenessi conto solo delle caratteristiche di storia, personaggi e stile narrativo.