Dettagli Recensione
Mi scusate se dico: "Semplicemente splendido"?
Può sembrare inizialmente difficile penetrare a fondo, nel cuore di quest'opera; la prima parte può rischiare di apparirci forse ostica o eccessivamente descrittiva, oppure potrebbe infondere nel lettore una sensazione di spaesamento, mi sorge spontaneo però, ricondurre questo vago presentimento di inquietudine, folgorante solitudine e struggente nostalgia a ciò che l'autore vuol intenzionalmente infondere nel lettore: una forma di caos che egli vuol creare negli universi che dipinge per mostrarceli con gli occhi della sua mente.
Murakami, con incantevole e una sorprendente genialità, ci conduce nell'esplorazione di due mondi differenti,apparentemente distanti che nella narrazione ci vengono mostrarti attraverso l'alternarsi di brevi capitoli ai quali vengono affibbiati dei titoli che portano il nome di oggetti, di semplici "cose". Percependo in modo lampante questa caratteristica narrativa che, al primo acchito può apparire semplicemente grottesca se ne avrà, in seguito, la percezione della necessità di un voler donare "identità" ad ogni singola particella terrestre ed insieme un estremo bisogno di ordine da creare, o ricreare, in quel caos che ci viene mostrato: quadro astratto e più che mai realista del nostro tempo.
Un altro elemento significativo è l'assenza di nomi propri dei personaggi, essi vengono menzionati come "strumenti" di ciò che nella loro esitenza compiono:"il cebernatico","il lettore di sogni", "la bibliotecaria", "il professore", "il custode";e attraverso la descrizione puramente fisica di ciò che il loro animo incarna, come ad esempio: "la ragazza grassa".
La descrizione vera e propria della trama di questo splendido scritto potrebbe risultare come una nota stonata, tanta è la libertà di interpretazione che emerge, donandoci appunto un universo aperto, libero; uno specchio nel quale spesso il nostro vivere quotidiano ci impedisce di osservare cosi scrupolosamente. Man mano la narrazione procede penetra sempre più nel nostro profondo, facendoci respirare una forte sensazione di umanità, sete di amore, vita, sentimenti "terreni" che desideriamo veder germogliare semplicemente dal nostro cuore.
"Si invece, lasciarti mi addolora moltissimo. Ma proprio perchè ti amo, ciò che conta e quel che diventerà il mio amore. Non voglio trasformarlo in qualcosa di innaturale, per averti. Se il prezzo è questo, sopporto meglio l'idea di perderti, e conservare il mio cuore cosi com'è."
Traboccante di profondi pensieri espressi in modo limpido, cristallino. A far da sfondo l'immancabile colonna sonora rock e jazz. Uno stile perfetto, illuminante, poetico.
Non proseguo oltre, scusate. Riporto solamente un'altra meravigliosa citazione:
..."Avrei voluto mettermi a piangere forte, ma non potevo. Non avevo più l'età
per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. Esiste anche questo al
mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. E' una di quelle
cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno lo
capirebbe. E' una tristezza che non può prendere forma, si accumula
... quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento"...
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Commenti
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E concordo con Gracy... Murakami crea dipendenza... XD
ogni volta mi addolora scendere da quel magnifico treno!!!
SI, Murakami crea dipindenza: io ne sono la prova vivente!!!
1000 grazie!!!
mhhh...lascio i puntini....
che sia la volta buona che inizi a leggere il buon murakami..
:))
bacio:)
Questo non è il mio genere e se non la finisci con queste stupende recensioni poi mi costringi a comprarlo e leggerlo. Poi magari mi piace anche!
Non ci si comporta così...
:-)
A parte gli scherzi, la tua recensione merita di essere letta, a prescindere quasi dal libro che commenta. BRAVA. GRAZIE.
Io con Murakami ci ho provato un paio di volte, con DANCE DANCE DANCE mi pare l'ultima volta ma non ce la faccio ! Meglio leggere le tue recensioni.
:-)
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