Dettagli Recensione
Vinyl is not dead...
Dopo aver letto diverse recensioni negative ho deciso di dire la mia a riguardo.
Il libro in questione non ha pretese di letteratura colta, è un piacevole romanzo con un protagonista nel quale ci si può riconoscere o meno.
La musica è il perno sul quale gira la vita di Rob, vita che conduce in gran parte all'interno del suo negozio di vinili.
Non capisco perchè essere appassionati di musica rock o pop a 35 anni, come nel caso di Rob, sia un segno di immaturità!
Rob è immaturo? Sì, ma non lo è in quanto appassionato di musica pop (nel senso di popular music), lo è per la sua incapacità di affrontare la vita, soprattutto quella sentimentale.
Rob è uno sfigato? Sì, ma non lo è perchè vende vinili nella Londra degli anni '90 (per quello sarebbe da considerare un eroe!) ma perchè lui è così, non tutti possono nascere "cool".
Chi non ha mai fatto delle classifiche alzi la mano, tutti noi abbiamo i nostri libri, dischi, film o altro preferiti.
A mio parere preferire un libro ad un altro equivale a stilare una classifica, mi sbaglio forse?
Anche le classifiche sono da sfigati/immaturi? Forse sì, ma farle è anche divertente.
Il libro è piacevole (forse ho dei gusti da sfigato!) e la musica come parte fondamentale della vita di Rob, e della mia, me lo fa piacere ancora di più.
Non riesco a capire perchè se sei sulla soglia dei 40 anni e vai a concerti rock è un segno di immaturità, mentre se leggi libri no...Mah!?!
La "popular music" è un arte di serie B mentre la letteratura è di serie A?
C'è musica buona e altra no, lo stesso per i libri...che ci sia un po' di puzza sotto il naso da intellettuali snob?
Mi fermo per non diventare tedioso, comunque ritengo Hornby, tra alti e bassi, una lettura sempre piacevole.