Dettagli Recensione
Ospiti...
"In questo albergo non siamo clienti, non siamo pazienti, siamo ospiti."
"L'Albergo lo fai tu, e' quello che desideri che sia."
Chloe', un'isola cilena. Un albergo di sole donne, dove le ospiti possono trascorrere tre mesi.
Un incrocio di vite vissute, di gioie e di dolori, di ricordi, di esperienze soprattutto.
Donne di diversa eta' , di diversa classe sociale ma tutte egualmente insoddisfatte, tutte con un passato da superare...tristi.
Un clima femminile, come ieri, come oggi. Come laggiu', nel lontano Cile, come qui, da noi.
Confidenze. Parole, segreti sussurrati.
Alla ricerca di una carezza sui capelli, di una stretta di mano che conforti, della leggerezza di un pomeriggio trascorso ad acconciarsi i capelli, smaltarsi le unghie, preparasi come ragazzine per una festa. L'amore, gli uomini, onori e oneri di relazioni finite il tema principale.
Il contenuto puo' essere considerato ripetitivo, come ritengo del resto lo siano spesso le argomentazioni della Serrano nei suoi romanzi,pero' la leggo sempre volentieri.
Perche' da donna, ogni donna, ogni tanto sente la necessita' di riunirsi con altre donne. Di sentirne l'empatia. E questo viene sicuramente trasmesso dall'autrice in questo libro.
Ma quello che piu' amo di lei e del suo narrare sono le ambientazioni.
Leggere del suo Cile e' essere nel suo Cile.
Io percepisco fisicamente l'amore dell'autrice per la sua Terra.
Io guardo quel paese, lo vedo , lo vivo senza esserci mai stata :
"Qualcuno potrebbe pensare che d'inverno, in quel paese, la natura non smetterebbe mai di piangere, ma si sbaglierebbe. E' solo che l'acqua come se il mare non le bastasse, si e' innamorata di quella terra."
Leggere questo romanzo vuol dire sentire nell'aria profumo di legno. Profumo di legno fruttato.
Vuol dire aprire una porta e vedere dei grandi armadi artigianali, schiuderne le ante e scoprirne delle candide lenzuola rifinite di merletti, che profumano di lavanda.
E perdersi in quel profumo, accarezzandone la superficie liscia.
Vuol dire trovarsi in una grande biblioteca, con una stufa di legno, delle poltrone di tessuto e assieme alle altre ospiti perdersi nel silenzio di un romanzo, mentre il vento, fuori, urla un duetto senza fiato col mare.
Vuol dire coprirsi con un poncho di lana grezza e trovarsi a una festa popolare vicino alla scogliera.
Assaporare il profumo del cibo, ascoltare le voci, la musica, le onde sulla roccia.
Vuol dire essere travolti all'improvviso dall'ardore di un tango sinuoso :
"Rara, INEBRIATA,
como encendida, ARDENTE,
te vi bebiendo TI HO VISTA CHE BEVEVI
linda y fatal. BELLA E FATALE.
Bebìas, BEVEVI
y en el fragor del Champàn E NEL BRIO DELLO CHAMPAGNE
loca reìas COME IMPAZZITA RIDEVI
por no llorar ." PER NON PIANGERE
Buon viaggio, buona lettura.
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Commenti
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...E ribadisco Amo questo libro!!!
Complimenti ;-)
Si bello mi piace tanto la Serrano...solo che non riesco a leggerla d'un fiato...in mezzo a un suo romanzo ce ne ficco almeno un altro paio...
Boh... :-)))
A proposito Lucabettin...dovevi mica leggere un romanzo di quest'autrice per farmi sapere che ne pensa un uomo ? Mi ricordo benissimo...Mica la devono leggere solo le donne...fai o no da cavia ?
adesso mi sto cimentando con MATTATOIO, poi ne ho due che ben sai... poi terrò fede alla promessa! ;-)
Son proprio curiosa.
:-)
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