Dettagli Recensione
Un rifugio per donne...
Il tempo e lo spazio per curare il proprio dolore.
Ecco cosa racconta questo romanzo.
C’è un albergo,in una piccola isola del sud del Cile,gestito dalla solida Elena.Una sorta di micro comune, rigorosamente al femminile, in cui le donne hanno tre mesi di tempo per assorbire i colpi presi,comprendere gli amori sbagliati, riscoprire affetti dati per scontati,rinnovare gesti che da sempre appartengono all’universo femminile ma che non trovano spazio nel quotidiano. Novanta giorni in cui lontane da una routine obbligata,che a volte non lascia fiato, queste “donne tristi” possono guardarsi con i propri occhi,libere dai giudizi di cui sono pieni gli sguardi altrui.
La protagonista apparente di questo libro è Floreana ,la Serrano ci lascia credere che sia la sua storia quella che seguiamo, ma in realtà è un libro in cui non conta tanto “cosa fanno” i personaggi… contano le loro interazioni,il loro passato,gli errori commessi( che potrebbero appartenere a ognuna di noi),le reazioni ad un viaggio che pur essendo apparentemente statico(la narrazione si svolge in un unico luogo)è il più complesso che si possa intraprendere:l’accettazione di sé stessi.
Ogni singola pagina di questo libro è una donna e quando lo termini senti la nostalgia di quell’isola.
(E anche un po’ di incazzatura perché tu non ci puoi andare!!!)
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Commenti
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Buona domenica!
Giò**
Un saluto a tutte!
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