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Rompiscatole americana
Osannato dalla critica, vincitore di numerosi premi, definito da molti un capolavoro... Sarà, ma io non sono proprio riuscita ad apprezzare questa benedetta "Pastorale americana".
L'ho trovato semplicemente brutto, tedioso e inutile, proprio come la maggior parte dei capitoli che lo costituiscono.
In questo caso, secondo me, il termine "narrazione" è a dir poco approssimativo e appena abbozzato, perchè più della metà del romanzo si focalizza su descrizioni prolisse, minuziose, interminabili e senza alcuna utilità nella trama, come ad esempio il racconto del mestiere del padre dello Svedese che ha fatto fortuna grazie ad una fabbrica che produce guanti da donna.
Tutto questo non si poteva, se non evitare, almeno ridurre o accennare? Perchè praticamente intere pagine parlano solo di ciò!
E non basta: Roth deve perfino descrivere i processi grazie ai quali si conciano le pelli e si realizzano i guanti!
Che barba! Ma poi che senso ha tutto questo? Probabilmente di allungare il libro in modo che venga fuori un bel mattone!
In questi casi tanto vale leggere un manuale per apprendisti conciatori!
Altra cosa che non mi è piaciuta: i personaggi, in particolare lo Svedese e sua figlia Merry.
Il primo perchè è un bamboccione elogiato soltanto per la sua bravura negli sport (e tutte le altre caratteristiche dove stanno se esistono? Sembra di trovarsi di fronte ad un automa che ha come solo scopo lo sport!) e tuttavia è incapace di gestire e di dare due (ma anche tre!) bei calci nel sedere a quell'odiosa, pazza, schizofrenica di sua figlia Merry che sta rovinando tutta la famiglia e la realtà di allora.
Sia pure forte negli sport quanto vuole, ma come uomo e padre è un disastro. Che personaggio deludente!
E'il primo libro di Philip Roth che leggo e con tutta probabilità sarà anche l'ultimo. Leggendolo ho avuto l'impressione di osservare uno squallido e mediocre Woody Allen con la penna.
Brutto e inutile. Non so se riuscirò a leggere altre opere di quest'autore. Credo proprio che non faccia per me.
E io che credevo che non mi avrebbe delusa....
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Commenti
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"Leggendolo ho avuto l'impressione di osservare uno squallido e mediocre Woody Allen con la penna."
Non sono daccordo, capisco che è corroborante e questo sicuramente scoraggia il lettore meno avvezzo a questo tipo di lettura, ma considerare mediocre uno dei più grandi scrittori contemporonei no.
E'un autore che lo riconosci dal talento, non rimane ingabbiato, passa dalla satira spregiudicata, attraverso il romanzo storico, familiare e fantapolitico, fino a stupire con l'introspezione della vecchiaia e della morte. E comunque può non può piacere...
Capisco la tua delusione, capita a tutti di leggere dei libri che poi non sono all'altezza delle aspettative!!
De gustibus.
Sicuramente il "Woody Allen con la penna" è dovuto ad un sovraccarico di rabbia per un'opera che non è piaciuta.
La vedo così, il commento è da racchiudere in questa recensione e magari non per quella di altre opere dello stesso autore da parte della nostra Lady Libro.
Syd
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