Dettagli Recensione
Marta e Firmino
E' di questi giorni il sospetto che Savage abbia tratto ispirazione, se non copiato i temi del suo libro, da quello di uno scrittore napoletano autore di un libro "La bibliotecaria" edito da Guida anni orsono. Su Qlibri troverete la sua presentazione. Ciccarone ha dichiarato, riassumendo la situazione: "Entrambi i protagonisti rischiano di essere uccisi dai proprietari delle librerie dove vivono; entrambi si rendono conto che non tutti gli umani sono cattivi; entrambi rischiano ch il loro mondo (il quartiere per Firmino, tutto il globo per Marta) sia distrutto. E, poi, in entrambi i libri si parla di fantascienza, della seconda guerra mondiale, della rivoluzione, ci sono scene ambientate in un bagno. Firmino vuole scrivere un libro e Marta ne scrive uno." Si tratti di plagio oppure no, forse sarà deciso in tribunale. Quel che importa a Ciccarone adesso, è che "i lettori prendano in mano la mia Marta e giudichino". Ciò detto la nostra lettura è rimasta influenzata dalla notizia e non possiamo essere del tutto positivi nel giudizio. A voi la parola. fatto è che "Firmino" vende e ha venduto, "La Bibliotecaria" spera di recuperare.
A lettura del libro ultimata e meditata mi sento di dire che, tutto considerato, Firmino non è granchè. A dire il vero l'idea che un topo possa essere il personaggio del bibliofilo mi fa un poco schifo. Sono animali che strisciano e lo fanno in tutti i luoghi e in tutti modi. So bene che è una metafora, ma non mi convince come lettore e amante dei libri. Come tutti gli animali roditori, rodono soltanto, e del loro rodere non resta niente. Oppure l'autore ha voluto forse dire che i libri non vanno letti come fanno i topi e come fa Firmino. Vanno letti e meditati, conservati e ricordati, non rosi, corrosi e distrutti.