Dettagli Recensione
Interessante ... malgrado tutto
Libro sull'olocausto visto dalla parte di un nazista ma scritto da un autore di origine ebraica. Interessante il testo per varie ragioni, anzitutto un esercizio letterario di freddezza, il racconto procede con un atteggiamento "anatomico", "settorio". E' decisamente il racconto di chi queste cose le immagina soltanto, senza averle vissute, "Se questo è un uomo" è terribile, anche se racconta poco, è vero, non questo romanzo che ricorda molto i film di Tarantino, violenza stilizzata in fondo. Questo spiega il successo probabilmente, sulla scia di racconti "pulp", l'effetto finale è estraniante. Ma questo aspetto ha due corollari, entrambi terribili. Da un lato l'assuefazione alla violenza onirica, come quella dei film, delle serie su CSI, di corpi sbuzzati, la classica violenza infantile di Kill Bill, eccetera, la curiosità morbosa da "tavolo settorio". Dall'altro mette bene in evidenza la normalità del male, ma in questo senso forse preferisco i pugni in faccia di Cattelan (Hitler che prega) che fanno pensare forse anche di più, e sono però il risultato di un filtro più complesso. Terribilmente, in senso proprio, emerge prepotente l'assoluta normalità del male, molto ben descritta sia dall'autore, in questo senso forse voluta, sia dal successo del libro che dimostra in due modi come gli "olocausti" siano sempre dietro l'angolo.