Dettagli Recensione
MONDO SENZA FINE
Credo che sia uno di quei libri che non è possibile non leggere. Libri come questo fanno avvicinare molte persone alla lettura ed appassionarne altre ancor di più. Al termine della lettura ci si sente soddisfatti, sicuri di non aver perso il proprio tempo inutilmente. Perché ricordiamolo, visto la sua mole, questo libro richiede un impegno di tempo non indifferente. La paura di “stancarmi” nella lettura di un romanzo di oltre 1.300 pagine, mi ha portato a provare un nuovo metodo di lettura che fino ad ora non avevo mai adottato. Quando sono arrivato alla “Quinta parte” (circa a metà del libro), dove le vicende del romanzo lo permettono, ho sospeso la lettura e mi sono dedicato alla lettura di altri due libri di genere completamente diverso. Terminato queste due letture alternative, ho proseguito la lettura di “Mondo senza fine”. Devo confessare che questa “attesa forzata” ha contribuito a farmi apprezzare il libro ancor di più, accrescendo il mio desiderio di conoscere la fine della storia.
D'altronde la storia è di quelle che ti coinvolge a tal punto che sembra quasi di vivere a fianco dei personaggi; si soffre e si combatte insieme a loro, contro tutte le ingiustizie. In questo Ken Follett è sicuramente un maestro, così come nelle ricostruzioni storiche che sono veramente attente e ben descritte. Fra le righe Ken Follett si permette di dare la propria interpretazione sulla “discesa in campo” di Maria, la madre di Dio. Secondo quanto descritto nel libro, quasi decisa a tavolino dalla chiesa, per contrastare la crescente delusione della gente in Dio. Le prime morti per peste furono giustificate dalla chiesa come la giusta punizione di Dio contro i peccatori, ma quando il contagio si diffuse in modo massiccio in tutte le comunità, compresa quella ecclesiastica, questa motivazione non fu più credibile e quindi il popolo iniziò a dubitare del Dio che la chiesa rappresentava. Iniziarono così a sorgere all’interno delle chiese della cappelle dedicate proprio alla Madonna, dove la popolazione poteva venerare questa “nuova” icona religiosa. Finalmente iniziarono a dare il giusto valore anche alla donna in generale, che fino ad allora era vista come un qualcosa di negativo e secondario. Dobbiamo inoltre ringraziare Follett di come ha sottolineato gli aspetti positivi del nostro paese nell’epoca dello svolgimento del romanzo. Enfatizzando la nostra architettura, ma anche la predisposizione al commercio e alla gestione delle transazioni commerciali e bancarie degli italiani. Un orgoglio che in questo momento avevamo dimenticato.