Dettagli Recensione
La maschera dell'attrazione
Difficile recensire questo romanzo breve.
Poche pagine, ma molto intenso e dalla trama articolata.
La vicenda comincia con Eszter, protagonista e narratrice della storia, che riceve un telegramma che la informa dell'imminente ritorno di Lajos.
Lajos, scomparso vent'anni prima. Lajos, l'uomo che amava ricambiata e che invece sposò sua sorella. L'uomo che l'ha privata di tutta la sua eredità, un eterno e impenitente bugiardo, abile giocatore di persone e ricchezze, uomo dall'irresistibile fascino che ha sempre esercitato, grazie alla sua personalità, un'influenza benevola impossibile da evitare.
Eszter, ormai povera ma comunque in grado di provvedere a se stessa, non può fare altro che aspettare e accoglierlo, senza opporsi al suo destino.
Perchè il presentimento che egli possa venire per potarle via anche l'ultimo briciolo di ricchezza che le è rimasto è forte, anche se forse dietro le intenzioni e i pensieri di entrambi si nasconde molto di più...
E' il primo libro di Màrai che leggo, e mi sono subito innamorata del suo stile: la tensione e il desiderio di continuare la lettura per sapere come andrà a finire tutto non manca mai.
Inoltre questo è uno dei pochi libri che ho letto in cui ho notato un' approfondita e completa descrizione psicologica del personaggio centrale, in questo caso di Lajos.
Leggendolo si prova di tutto: curiosità, preoccupazione, tristezza, malinconia, rabbia e risentimento.
Come tanti colori si trovano in un quadro, anche in questo romanzo si notano numerosi "colori" e Màrai è un pittore con la penna.
Inutile dire che non vedo l'ora di leggere altri suoi libri.
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