Dettagli Recensione
Cause di forza maggiore
Premessa doverosa: sono sfacciatamente di parte perché adoro questa scrittrice.
Lo stile e l’originalità della Nothomb mi affascinano e mi sorprendono ogni volta di più. Quando prendo in mano un suo libro penso che sia impossibile che possa inventarsi qualcosa di più sorprendente del libro precedentemente. Puntualmente mi smentisce con una naturalezza disarmante.
Le sue storie sono spesso assurde ma si incastrano così bene con le debolezze umane da sembrare, alla fine, normali. Il linguaggio è talmente diretto che non è consigliato a chi soffre di vertigini o mal sopporta la velocità.
Nessun preambolo. Nessuna titubanza. Nessuna curva.
Un’autostrada imboccata a tutta velocità verso le incertezze e le nascoste paure del lettore.
Lei ti guarda. Ti scruta. Ti scopre.
Capisce le incongruenze dei tuoi pensieri e li mette a nudo.
Come ci si sente mentre si legge?
In mutande, imbarazzato, sul pianerottolo di casa, sperando che qualcuno apra la porta e ti faccia entrare.
Cause di forza maggiore inizia con uno sconosciuto che suona alla porta del protagonista e chiede di fare una telefonata.
Entra. Muore.
Da lì una sequenza di avvenimenti improbabili. Ma sono davvero tutte assurdità? Oppure dietro si cela un retroterra composto dalle nostre insoddisfazioni e dai nostri tabù?
Un libro piccolo che si legge in una sera. Difficile da consigliare. Può piacere moltissimo, come a me. Può essere considerato inutile. E’ questo il bello, no?
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Commenti
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Grazie per la dritta!
In mutande sul pianerottolo di casa però è un'opportunità: vai a vedere che niente niente prima che ti riaprino ti succede l'inverosimile!:DDD
RI-W-W LA NOTHOMB!
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Sei destabilizzante quando scrivi queste recensioni.
Fai venire le vertiggini.
Ci voglio stare anche io su quel pianerottolo.
Nella Lista della Spesa, sara' il mio primo Nothomb.
Merci' !