Dettagli Recensione
Prenderla in braccio
Forse alcuni giudicheranno questo libro un po’ sentimental-melenso, un po’ fuori dal nostro tempo. Io l’ho trovato eccezionale, per la forza narrativa, per la capacità con cui è resa l’intensità dell’amore che unisce i due protagonisti. La trama ricorda quella di Love Story: una coppia giovane, un amore contrastato, il coronamento di un sogno, la diagnosi di una malattia terminale per lei, la fedeltà assoluta di lui. Il racconto si srotola in due direzioni: all’indietro, in un tempo che ha inizio quando Doss e Abbie si sono incontrati e termina là dove inizia il secondo racconto che scorre invece in avanti, tra quei pochi giorni passati insieme contro la volontà di tutti. Le due direzioni hanno ritmi diversi e con esse la capacità narrativa di questo scrittore si svela davvero ottima: tiene incollato il lettore alle pagine, anche se dall’inizio capisci già che non è una storia a lieto fine. Quindi non leggi con il fiato sospeso per vedere come va a finire la storia, ma per accompagnare tu stesso Abbie in questo dolce viaggio, per scendere lungo il fiume, fino al mare, insieme a lei. I desideri che esprime, e che verranno esauditi, non nell’ordine, sono semplici, piccole cose, che fanno capire che sono proprio le cose più piccole a poter sprigionare quei piccoli attimi fuggevoli di felicità di cui è fatta la vita. E’ un libro delicato, che prende in braccio Abbie e fa in modo che il mare la accolga in una morte serena.