Dettagli Recensione
Il dono dell'Amore.
Sono rimasta INCANTATA.
Niente mi aveva lasciato sospettare una cosa del genere immaginavo che la trama mi avrebbe portata in tutt'altra direzione!
E’ stato come aprire una porticina magica che ti cambia totalmente la prospettiva e ti ritrovi in un mondo completamente diverso e nuovo, è come essere nei panni della protagonista, Julia, come lei inizialmente guardi la realtà con una certa diffidenza e scetticismo ma poi ti ritrovi coinvolta completamente.
"L’arte di ascoltare i battiti del cuore" è quasi una fiaba, non ha la stessa dolcezza, ma fa tornare quel desiderio intenso, che si ha da bimbi, di conoscere il seguito di una storia.
Una storia d’amore di rara bellezza custodita all'interno di un piccolo villaggio della Birmania, in un sussurro c'è tutta la sua forza, il suo esserci.
Un amore che non teme la distanza spaziale e temporale e che fa della diversità non una menomazione ma un valore aggiunto.
"C'è una forza contro cui né il tempo né la distanza possono nulla. C’è un potere che unisce gli uomini, più forte della paura e della sfiducia. Una forza che dà la vista ai ciechi e che non obbedisce alle leggi del degrado e della rovina… "
E assieme ad essa mi restano mille domande perchè Sendker tocca le corde più segrete dell'animo umano...
Può un amore sopravvivere tanti anni senza alcun contatto?
Può una persona essere il prolungamento dell’anima di un’altra?
Può essere così forte il richiamo all'altro anche dopo cinquemilaottocentosessantaquattro giorni di distanza?
“Che altro ti serve?” chiese U May. “ L’essenziale è invisibile agli occhi”. Un lungo silenzio, poi continuò: “I nostri sensi amano ingannarci, e gli occhi sono i più ingannevoli di tutti. Ci inducono ad avere troppa fiducia in loro. Crediamo di vedere quello che c’è intorno, ma quello che percepiamo è solo la superficie. Dobbiamo imparare a comprendere l’essenza delle cose, la loro sostanza, e per fare questo gli occhi ci sono più di impedimento che altro. Ci inducono a distrarci, e noi ci lasciamo abbagliare. Chi si fida troppo dei propri occhi trascura gli altri sensi, e non intendo solo le orecchie e il naso. Parlo di quell’organo che è dentro di noi e per il quale non c’è un nome. Chiamiamolo la bussola del cuore.”
Un Amore di un’altezza tale da far venire le vertigini e un senso di completezza e di pace interiore, sono le eridità che mi ha lasciato questo libro... Lo consiglio a tutti.
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Commenti
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Bellissima recensione complimenti.
Ti ringrazio Katia!
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