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Un segreto di boschi e di stelle
 
Un segreto di boschi e di stelle 2011-10-01 13:32:28 andrea70
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    01 Ottobre, 2011
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Occasione sprecata

Due giovani John e Neil legano pur essendo piuttosto diversi per indole ed estrazione sociale.
John è ricco ed estroverso, Neil è più introverso ed è figlio di un artigiano. Un giorno John decide di dare sfogo al suo rifiuto del mondo che lo circonda , nel quale potrebbe facilmente avere tutto o quasi essendo ricchissimo, e decide di andare a vivere tra i boschi lasciando Neil unico custode del suo segreto , del luogo in cui si trova.
Passano gli anni e mentre Neil cerca di vivere una vita secondo i canoni comuni (lo studio,il lavoro , la famiglia), John continua nella sua avventura ma sempre più provato nel fisico e nella mente dalla durezza della vita che ha scelto.
Il parallelo tra le vite dei due amici è inquietante ma è qui che secondo me l'autore si perde , i dubbi di Neil sulla salute mentale dell'amico e sulla possibilità di tradire il segreto , rivelando alla famiglia dove si trova, per salvargli forse la vita , sono trattati in maniera superficiale. Neil ogni anno va in visita al rifugio di John e lo trova sempre peggio ma si limita a portargli da mangiare, debole e limitata corruzione all'anima di un uomo che ha rifiutato per partito preso quello che ora Neil gli sta portando (anche qui un bel controsenso...). Il finale poi dovrebbe spiegare tutto, in realtà distrugge l'affascinante senso della vita di John seminando il dubbio che in fondo fosse solo vittima di una follia generata nel tempo a causa dei maltrattamenti subiti da una madre degna di ricovero in manicomio.
Un padre spesso assente che cerca di placare il rimorso per le cose non fatte , e che attribuisce alla pazzia le scelte del figlio, troppo difficili da capire e da accettare.
Anche il rapporto tra John e Neil sarebbe un bell'argomento da sviscerare, quante volte nella nostra vita abbiamo condiviso emozioni ed esperienze con persone che erano diversissime da noi , in quanti rapporti di amicizia non ci si capisce in pieno reciprocamente ma a volte basta che uno dei due capisca l'altro, a volte basta che uno dei due continui a vedere l'altro come qualcuno da stimare e ammirare per quanto il suo modo di vivere lo abbia portato lontano sia come luoghi che come sentimento.
Secondo me Guterson ha pasticciato volendo lasciare aperte più interpretazioni e senza approfondire dove avrebbe dovuto , non si riesce a provare una vera complicità, comprensione, per John nonostante le sue dure vicissitudini e i suoi ideali, per la maggior parte del libro sembra un pazzo e basta. Il fatto di scrivere con pochissimi dialoghi poi ve lo raccomando, o sei Victor Hugo oppure alla fine diventi noioso...
Un vero peccato perchè il tema del rifiuto della società corrotta ed ipocrita, l'ideale di una vita più pura in mezzo alla natura , l'amicizia come valore a qualunque costo, sono temi davvero belli .

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