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Oltre il filo spinato
"Il bambino con il pigiama a righe" è un libro di J. Boyne che parla di un bambino di 9 anni che si chiama Bruno ("sebbene il libro non è per bambini di 9 anni"...). E' figlio di un generale tedesco trasferitosi con la famiglia ad Aushcwitz per il suo nuovo compito nella sorveglianza del campo di concentramento più famoso della Germania. Quello che appare dalla finestra della cameretta di Bruno e di sua sorella è uno scenario tranquillo: c'è una grossa fabbrica dove lavorano tanti operai e in fondo, una ciminiera da cui spesso esce del fumo. Proprio per questo i due bambini non capiscono quale sia il motivo del loro trasloco in quel posto così strano, per di più senza bambini con cui giocare; è così che Bruno quasi ogni giorno gioca all'esploratore: il suo passatempo consiste in lunghe passeggiate parallele al lungo e quasi infinito recinto di quella fabbrica, dove non si vedono uomini, ma solo casermoni immensi...un giorno incontra vicino al recinto un bimbo, vestito con un grosso pigiama a righe, sporco. I due bimbi si presentano e intessono pian piano una lunga amicizia, pur non sapendo di appartenere a mondi diversi... Per loro sì che non esiste differenza tra colore della pelle, razza e religione. Per loro l'amicizia va oltre il confine di un filo spinato.
E' così che il forte contenuto di questo libro intenso supera lo stile semplice e scorrevole dello scrittore irlandese, lasciando un'impronta nell'animo dell'uomo che lo legge.
Un libro da leggere, per pensare, per ricordare.