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Mille splendidi soli, storie di coraggio laddove s
E' uno dei libri più belli tra quelli letti ultimamente. Il romanzo è ambientato nell'Afghanistan degli anni '70 e la trama si svolge sino agli anni 2000, con lo sfondo determinante di tutte le occupazioni e le vicende politiche che si sono alternate violentemente nel Paese. I primi capitoli hanno un ritmo un po' "lento", la storia di Mariam, con la quale si apre la narrazione, sembra dapprima non avere una conclusione interessante: eppure tutto inizia proprio con il suo matrimonio, l'evento che segna la fine di un'era della vita della ragazza. L'intreccio della vita di Mariam con quella della giovane Laila coinvolgono fortemente nella lettura ed emozionano. Gli eventi raccontati sono verisimili e da essi emerge un quadro chiaro delle tradizioni culturali afgane e islamiche, dei cambiamenti della condizione della donna nella vita pubblica e privata del Paese, dello sconvolgimento della popolazione per le numerose guerre e bombardamenti, della condizione dei profughi.
Le storie di Laila e di Mariam sono storie di coraggio, di donne che, costrette a vivere la condizione femminile totalmente sottomesse, affrontano i pericoli e le percosse degli uomini (marito e talebani compresi)per cercare un'alternativa alla propria condizione, per garantire un futuro di istruzione e libertà per i propri figli, per inseguire l'amore vero.
Mariam affronta con accettazione e coraggio il destino da condannata a morte, riscattando così una vita intera vissuta nella sottomissione cieca ma terminata con coraggio per difendere un'amicizia profonda. Laila, dopo aver trovato pace e amore in terra straniera, torna volutamente in patria per contribuire alla ricostruzione di Kabul e alla formazione dei giovani orfani della guerra.
E' una lettura che consiglio fortemente sia per la profondità del romanzo sia per lo squarcio di conoscenza e informazione che apre sull'Afghanistan degli ultimi decenni.