Dettagli Recensione
L'esecutore
La coppia di coniugi che si cela sotto il nome di Lars Kepler,torna dopo il best-seller de "L'ipnotista" a mietere copie,ma non anime e cuori."L'esecutore" è un lento thriller-noir scandinavo,profondamente politico e confuso,che vorrebbe imitare lontanamente i prototipi,anche cinematografici anni cinquanta.Parte da un'azione importante,il romanzo:La sorella di una nota pacifista viene uccisa,ma la vittima era lei.Intanto il commissario Joona Linna(lo stesso del capolavoro "L'ipnotista"),indaga sulla morte di Carl Palmcrona,un importante industriale coinvolto in un complotto internazionale che potrebbe cambiare per sempre il mondo.Probabilmente risente di una urbanità troppo stilizzata e si affida a una non-curanza stilistica notevole,patendo come thriller metafisico e sfociando negli oscuri terreni del political-thriller.Un noir scandinavo che prova a strizzare l'occhio al compianto Larsson,ma che non riesce nella sua impresa.All'inizio,per le prime 100-120 pagine il romanzo riesce quasi ad appassionare,ma alla fine si raggiunge uno stato per nulla discreto e che si allontana notevolmente dai risultati precedentemente raggiunti dai coniugi.Poca l'introspezione,poco lo sviluppo dei personaggi.E poca la piacevolezza arrivata dalla lettura. Voto: 4