Dettagli Recensione
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Attratto dall' originalità della trama e dal titolo, ho deciso di comprare il libro. All'inizio la storia appare divertente, irriverente e alquanto rocambolesca (se non quasi inverosimile)e si inizia ad apprezzare il protagonista, Allan. Karlsson è l'unico personaggio descritto a tutto tondo e di lui conosciamo la psicologia, l'odio per la politica, la leggerezza con cui considera ed affronta molti eventi storici....per non parlare dei numerosi personaggi storici che incontra . Tra le sue caratteristiche spicca l'innato amore per l'acquavite attraverso la quale lui ritiene di poter risolvere tutti i problemi. Purtroppo però, quello che sembrava un'inizio promettente (prime 100-150 pagine) si trasforma in un'immorale ironia, a tratti perfino macabra. Si assiste a due omicidi che i protagonisti non considerano se non superficialmente("erano criminali"). Si ride così di persone schiacciate da un elefante o congelate in una cella frigorifera a causa degli effetti dell'eccessiva acquavite introdotta nel corpo. In questo frangente si alternano nella storia avvenimenti relativi al filone principale (la valigia e il suo furto) e continui flashback spesso prolisso o eccessivamente lunghi che sviano l'attenzione del lettore poiché se pur la vita di Allan è variegata alla fine lo stile dello scrittore risulta pesante e monotono. Tra digressioni storiche eccessive, idee immorali, verità e bugie indistinguibile l'autore ci conduce in un universo di curiosi personaggi, con scarso spessore, che accompagnano Allan nelle sue avventure. Ciò che mi ha lasciato interdetto è la leggerezza con cui agisce il personaggio principale che compie azioni per ottenere alcool e rivela come se niente fosse segreti militari fondamentali(Sebbene la storia debba essere ironica, il comportamento di Allan è eccessivo e a tratti biasimabile). Si passa da un servizio segreto all'altro e alla fine la storia principale, che era la più interessante, passa in secondo piano. La narrazione si riprende alla fine, molto più scorrevole e divertente (soprattutto la parte della finta confessione al GIP). Una storia leggera e senza troppe pretese, eccessivamente lunga, ma nel complesso leggibile. Forse strapperà qualche sorriso, ma nulla di più.
Leggetelo se volete divertirvi e abbandonarvi ad una storia non impegnativa.
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Commenti
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comunque devo dire che non mi piace contestare le opinioni degli altri poiché quest'ultime sono opinabili...... non esiste, a mio avviso, alcun libro il cui giudizio possa indicare se un lettore è profondo o se ha la L maiuscola, dal momento che ognuno giudica il libro secondo dei propri parametri. E poi, io non l'ho disprezzato, ho sottolineato il fatto che ci sono digressioni storiche alquanto prolisse che appesantiscono il testo. Non sopporto che le persone cercano di convincere assiduamente un individuo a pensarla come loro, perché siamo tutti diversi e dopotutto io mantengo la mia idea e finché ci sarà la libertà di pensiero la difenderò :)
Saluti
Daniele
Io passo comunque, non credo che lo leggerò .
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Sei un superficiale come la nostra Darky !!!
Stò scherzanzo eh, qualcuno ha scritto così nella sua recensione, una lettrice ESPERTA !!!
Bella recensione bravo.