Dettagli Recensione
Il paese dei giovani
Ho sentito tanto parlare di questo Cormac McCarthy e così ho deciso di iniziare leggendo questo suo famoso libro da cui, inoltre, è stato tratto l'omonimo film (che non ho ancora visto).
Siccome ha poche pagine non ho impiegato molto tempo a finirlo e... Be', che dire? Mi è piaciuto ma al tempo stesso non mi è piaciuto. So che è una opinione senza senso, ma non saprei come altro spiegarlo, e perciò gli dò come voto un bel tre in tutto, ovvero una via di mezzo tra la perfezione e la bruttezza.
Una delle cose positive di questo romanzo è che non si fa per niente fatica a immaginare le situazioni, perchè è come se l'autore avesse scritto il copione e le battute di un film, il che conferisce un bel senso di realismo a tutta la vicenda che non si preoccupa di nascondere o minimizzare anche il più piccolo atto di sangue e violenza. Uno stile secco, asciutto e privo di emozioni che molte volte durante la narrazione ho trovato adatto, ma in altri momenti qualche approfondimento a livello interiore sarebbe stato certamente gradito, come ad esempio nei bellissimi capitoli che descrivono i pensieri, i sentimenti e le considerazioni dello sceriffo Bell, il personaggio che ho adorato di più in questo romanzo: un uomo del secolo passato, incapace di comprendere perchè questo mondo sia cambiato così tanto nel male, un uomo desideroso del bene per gli altri, profondo e malinconico.
Sebbene io abbia apprezzato molto il modo in cui McCarthy ha delineato il personaggio di Bell, non posso certo dire lo stesso del pazzo e spietato assassino Anton Chigurh e di Llewelyn Moss (in particolare proprio di quest'ultimo): li ho trovati semplici lettere su carta, privi di carattere, come automi senza emozioni.
Diciamo che lo scrittore con Chigurh un po' ci è riuscito, ma con Moss proprio no.
Inoltre un'altra cosa che non mi è piaciuta è la descrizione estremamente accurata e fin troppo precisa (quasi ossessiva) delle azioni dei vari personaggi, come se l'autore avesse una paura terribile di scordarsi qualcosa: a volte mi innervosiva, a volte mi stancava.
E poi ho trovato la storia un po'monotona e ripetitiva perchè per almeno tre quarti del libro la storia è così: Moss scappa e va in un motel, Chigurh lo insegue nello stesso luogo, c'è una sparatoria e poi le indagini, Moss scappa e va in un motel, Chigurh lo insegue nello stesso luogo, c'è una sparatoria e poi le indagini, Moss scappa e va in un motel, Chigurh lo insegue nello stesso luogo, c'è una sparatoria e poi le indagini e così via fino alla fine.... Un piccolo cambiamento di luogo e azioni non avrebbe fatto male a nessuno!
Altro fastidiosissimo difetto ormai presente nella maggior parte dei libri: indicativi al posto dei congiuntivi. Ma i traduttori sono andati a scuola oppure no? Me lo domando sempre tutte le volte che mi capita un libro con questi strafalcioni.
Ma in compenso la suspense, i colpi di scena e l'azione non mancano praticamente mai.
E'un libro che consiglio a chi ama l'avventura. Leggendolo molto probabilmente non ne resterà deluso.
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Commenti
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Però io l'ho trovato anche abbastanza carino e leggerò di sicuro altri libri di quest'autore.
Finalmente sto imparando a scrivere recensioni decenti XD
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ciao Granny