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Ma Forrest Gump era svedese?
Allan Karlsson sta per compiere 100 anni, ma il giorno del suo compleanno invece di festeggiare con gli altri abitanti della casa di riposo in cui si è rinchiuso, decide di saltare dalla fienstra in ciabatte e scappare. Così, senza nessuna premeditazione e con l’atleticità concessagli dalla sua veneranda età, inizia a vivere di nuovo mille avventure incontrando nuovi amici, organizzazioni criminali sgangherate che lo vogliono morto, una valigia con 50 milioni di corone e un elefante. Ah, oltre ad essere inseguito dalla polizia.
Ripercorriamo così in flashback anche la sua vita, che lo ha portato sempre per casualità ha incontrare i grandi del ventesimo secolo, a fare grandi scoperte e a vivere mille avventure.
Quasi fosse un Forrest Gump cinico ed ubriacone, Allan attrraversa decenni indenne, dagli USA all’Iran passando per l’Himalaya, trattando con malcelato disprezzo politica, religione e sentimenti umani vari e sfruttando la sua innata faccia tosta unita ad una buona dose di fortuna.
Mi è piaciuto? No. O meglio, non lo so.
Ma di certo è troppo lungo (mi capita spesso, ultimamente) e prolisso, a tratti inconcludente e noioso.
Mi aspettavo meglio.
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Mi è piaciuto? No." ahahahahahah bellissimo! :))