Dettagli Recensione
Dolce droga a base di endorfine via web.
E' davvero finita la storia travagliata tra Emmi e Leo? Con questa domanda abbiamo terminato "Le ho mai raccontato del vento del nord". Glattauer, attraverso questo romanzo, ha finalmente dato a Emmi e a Leo una seconda possibilità.
Emmi, un'entità inflessibile molto astuta e determinata, decide di non arrendersi e di riprovare a cercare il suo amante-amico virtuale per dare una conclusione degna al loro fatiscente rapporto.
Il desiderio ha un ruolo predominante in questa avvincente storia. Il desiderio ha sempre trionfato sulla ragione, lo testimonia anche questo romanzo.
Questa volta il vento soffia attraverso l'acqua. Onde molto lunghe come tsunami.
"Prima di lei ce ne sono altre sei, prevedibili e armoniose che si condizionano a vicenda, sorgono una dopo l'altra, non fanno sorprese. Preservano la continuità. Occhio però alla settima onda! È imprevedibile. Passa a lungo inosservata, partecipa
all'assalto monotono talvolta però fugge via, sempre e solo lei, perché è spensierata, ingenua, ribelle.
Favorevole o svantaggioso?
Possono dirlo solo quanti, afferrati da lei, hanno avuto il coraggio di raccoglierne la sfida."
Senza rivelare troppo, il rapporto elettronico continua mantenendo lo stesso stile del primo. Il formato della corrispondenza è diretto e allo stesso tempo lascia molto
all'immaginazione, regalando ai lettori un'ondata di romanticismo e ironia, ricordando che il cyberspazio può diventare il luogo ideale per la seduzione romantica.
Cari amici,
la realtà è spesso complicata, ma ringrazio Glautter per aver raccontato attraverso questi libri la vecchia storia "dell'amore proibito".
La settima onda vi terrà agganciati fino alla fine, mostrandovi la vita virtuale e l' impatto delle e-mail che possono avere sulla nostra vita reale. A chi non l’avesse ancora letto auguro una buona lettura!
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Grazie, Anna!