Dettagli Recensione
Propongo anche io una recensione di questo straord
Denis Guedj (pronuncia Guedg) con “Il teorema del pappagallo” riesce a fare della matematica una storia avvincente, trasmettendo il messaggio che questa disciplina è molto più che numeri e teoremi. Il libro si legge d’un fiato e, unendo scienza, storia e humour, crea un racconto davvero appassionante. Il lessico usato dall’autore è molto semplice e il suo stile scorrevole, in grado di esprimere con naturalezza una disciplina che appare spesso complessa e intricata. Consiglio questo libro a tutti voi, perchè ci permette di cogliere la vera essenza della matematica. Altre opere di Denis Guedj che vi piaceranno sicuramente sono: "Il Meridiano" e "La matematica spiegata alle mie figlie"...
Ecco la trama...
Il signor Ruche è un anziano filosofo che gestisce la libreria “Mille e una Pagina” a Parigi, in rue Ravignan, insieme a Perrette Liard, madre di Jonathan e Lea, due fratelli gemelli tanto simili e al contempo molto differenti, e di Max, un ragazzino sordo ma con mille risorse. Attorno alla “Mille e una Pagina” gravitano anche Albert, un taxista con la sua inseparabile Renault 404 e Habibi, proprietario di una drogheria araba.
A turbare la quiete su cui si era ormai agiato il signor Ruche è una lettera proveniente da Manaus, nel cuore della foresta amazzonica, spedita dal suo vecchio amico Grosrouvre. I due si erano conosciuti ai tempi dell’università alla Sorbona, quando uno era iscritto a filosofia e l’altro a matematica, e tra un trattato sull’ontologia e in libro sullo zero, erano stati battezzati “L’Essere e il Nulla”. Ora, dopo tanti anni, proprio come accade ai numeri “amici”, è arrivato il momento di “fare la somma dei loro divisori”, come dice Grosrouvre nella sua lettera. Da un giorno all’altro la “Mille e una Pagina” si ritrova immersa nell’intera biblioteca dell’amico del signor Ruche, che, da Manaus, ha attraversato l’intero Oceano Pacifico. Tra le preziose opere matematiche si nasconde la causa della morte di Grosrouvre, perito misteriosamente in un incendio della sua casa, forse per dimostrazioni che lui non voleva rivelare. Ma di quali dimostrazioni si tratta? L’incendio è stato un incidente oppure un delitto? Spinti da questi “problemi” di rue Ravignan, il signor Ruche e il mondo della “Mille e una Pagina” si ritroveranno catapultati nello strabiliante universo della matematica e, spostandosi da Atene a Crotone, da Alessandria a Baghdad, e viaggiando attraverso il tempo, conosceranno i grandi Talete, Pitagora, Euclide, Archimede, Fermat, accompagnati nelle loro scoperte da Nofutur, un pappagallo amazzone fronte blu. Dal passato del signor Ruche entrerà in scena Tavio, l’amico del “L’Essere e il Nulla”, grazie al quale egli avrà più chiarezza sulla morte di Grousrovrue, ma soprattutto scoprirà che le dimostrazioni dell’amico, tanto desiderate da Tavio, sono conservate nientemeno che in Nofutur.
Dopo inutili tentativi per fare recuperare la memoria al pappagallo, ma non ancora arresi di fronte alla sua amnesia, Tavio e il mondo della “Mille e una Pagina” lasceranno Parigi per raggiungere Manaus. Qui le dimostrazioni voleranno via e scompariranno per sempre nei cieli dell’Amazzonia...