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The Boy in the Striped Pyjamas
"Il bambino con il pigiama a righe" - titolo originale "The Boy in the Striped Pyjamas" è (come sottotitolato dallo scrittore stesso) una favola, prodotta anch'essa dall'eco del nazismo, che sembra essere sempre più forte e prorompente.
Oltre ad Hans e Konradin, ci vengono svelate tante altre realtà, tante altre storie di amicizie infrante a causa di quel sottile ma crudele filo spinato che divide due civiltà, due culture, due "razze". Il più forte contro il più debole: il lupo contro l'agnello.
"E' la storia che ci ha condotto fin qui. Se non fosse per la storia, nessuno di noi oggi sarebbe seduto a questa tavola. Saremmo tranquillamente seduti nella nostra casa di Berlino. Stiamo correggendo la storia, qui." (pag 142.) Queste sono le parole del militare, capo delle operazioni, nonchè padre di Bruno, il quale si trasferisce in una casa presso Auschwitz con tutta la sua famiglia. Quest'operazione distruggerà per sempre la tranquillità domestica, svelando un finale per niente aspettato e sbalorditivo, quasi paradossale. Rivelo, inoltre, che la critica ha trovato discordanze sui veri fatti delle vicende della permanenza dei bambini in campo con quanto viene scritto nel libro (Wikipedia dixit!), ma vorrei rispondere semplicemente con una parola: romanzo - ciò non implica che tutto sia estremamente vero.
Ritornando al libro, lo stile è molto semplice poichè la vicenda è narrata da Bruno, il quale mescola perfettamente realtà ed immaginazione (vedasi l'idea di citare luoghi e personaggi in modo sbagliato - il Führer diventa il Furio, Auschwitz si trasforma in Auscit). Di conseguenza la storia si legge talmente veloce da non rendersene conto. Credo che, proprio a causa dello stile, non sempre una favola come questa riesca a catturare l'attenzione dei lettori. Usare un linguaggio infatile può, molte volte, non suscitare quei sentimenti che ci si aspetterebbe, considerando soprattutto il tema discusso. Con me non è avvenuto un colpo di fulmine, infatti se non mi avessero prestato il libro sicuramente non l'avrei comprato. Devo però ammettere che il finale mi ha un pò spiazzata.
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Commenti
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Io ho visto il film e non ho letto il libro, il finale spiazza veramente.
evito di vederli i film sulla shoha, l'unico che ho visto è quello di Anna Frank.
Mi fanno piangere.
Allora come finisce?
io l'ho trovato splendido,tristissimo...ma splendido, credo che, oltretutto l'autore, proprio per mezzo dello stile, sia riuscito a toccarmi...si, è vero richiama, comunque molto, la lettura di L'amico ritrovato
finale spiazzante si, ma rispecchia LA CRUDA VERITA'...
Ho visto il film e ho pianto a dirotto:(((
Per principio non guardo quel tipo di film...mi sconvolgono..ciao
Gineisa
sulla posta...questa cosa mi ha molto incuriosito.
Ciao.
Un bacio e un grazie anticipato.
Gineisa
Ciao,
Giò
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