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Le correzioni 2011-08-23 07:51:46 alan smithee
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alan smithee Opinione inserita da alan smithee    23 Agosto, 2011
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L'istinto o la regola?

In natura l'animale nasce dotato di un istinto che lo guida a compiere, gia' appena nato, quei passi fondamentali e non cosi' scontati che si rivelano indispensabili per la sopravvivenza.
L'uomo invece - razza assai strana - per sopravvivere nella giungla metropolitana da lui stesso creata - sopprime l'istinto di sopravvivenza con regole e convenzioni maturate nel tempo, che si ispirano a principi ritenuti necessari e doverosi per una sana e corretta convivenza, e che - una volta seguiti e rispettati - dovrebbero facilitare l'individuo a "vivere la comunita'".
"Le correzioni" dei coniugi borghesi americani Alfred ed Enid Lambert, apportate con scrupolosa attenzione nella vita e negli atteggiamenti dei loro tre figli Gary, Chip e Denise, sono tutti accorgimenti presi per poter assicurare loro un futuro migliore e una vita di successo. Il problema e' pero' che nessuno dei tre puo' definirsi felice e realizzato: ne' Gary, il maggiore, ottima carriera come dirigente di banca ma con giganteschi problemi familiari riconducibili ad una moglie terribilmente viziata ed infantile, immatura e ricattatrice che lo conduce ad uno stato depressivo/ossessivo irrecuperabile. Ne' Chip, secondogenito problematico, professore disoccupato in quanto licenziato con l'accusa di molestie sessuali ai danni di un'alunna e - se non bastasse - impegnato in loschi traffici in un paese dell'Est europeo. Ne' infine Denise, cuoca affermata, ma con evidenti problemi di identita' sessuale, incapace fra l'altro di coltivare e mantenere una relazione sentimentale con uomo o donna con cui si relazioni.
Ma "correzioni" sono anche quelle che tre figli ormai adulti vogliono imporre ai loro anziani genitori, nell'illusione di poter garantire loro una vecchiaia meno problematica e piu' longeva, ma anche per risparmiarsi un bel po' di problemi. Gary, il piu' affarista, desidera che i vecchi vendano la casa che hanno sempre abitato per trasferirsi in un posto piu' comodo ed accessibile, e specula su alcuni brevetti sottovalutati creati dal padre; Denise vuole persuadere la madre a sottoporre il marito malato di Alzheimer ad una cura sperimentale non ancora testata a sufficienza, che possa ritardare gli effetti drammatici e inesorabili legati alla malattia. Chip illude i genitori inscenando una carriera giornalistica che non esiste ne' mai sara' in grado di intraprendere.
La famiglia Lambert e' insomma il prototipo del sogno infranto americano, e Franzen mai come in questo intenso e composito romanzo riesce a disegnarci cinque ipocriti, disperati ma a tratti anche commoventi e umanissimi personaggi che insieme appunto costituiscono "L'America Oggi", cioe' la societa' che si riterrebbe "civilizzata", ma che in relta' si riduce ad una rappresentazione di una deliberata autodistruzione, di una ossessione irrefrenabile, di una incontenibile maniacalita'.
La festa di Natale tanto desiderata dalla anziana Enid riesce miracolosamente a radunare, almeno per pochi istanti, tutti assieme questi cinque individui: in quei pochi istanti tutto quello che da anni ribolliva dentro ogni animo viene fuori, e la verita' tenuta nascosta o i sentimenti repressi, una volta a galla, fanno molto male e lacerano il cuore e l'animo, pur disilluso, di ognuno di loro.
Come spesso capita tuttavia la vita va avanti comunque, anche se come nel caso del vecchio Alfred, egli non vuole piu' continuare a vivere cosi: l'andare avanti per inerzia non e' nelle intenzioni del malato, ma la correzione finale che il padre chiedera' al figlio prediletto Chip non sara' accolta in quanto inammissibile, e dunque non verra' esaudita.
Franzen scrive con quest'opera il suo capolavoro, e una sorta di "grande freddo" familiare tra i piu' sofferti, penosi e alla fine commoventi degli ultimi decenni, evitando anche il minimo accenno al melodramma e ricorrendo ad una narrazione scandita per personaggi e non per avvenimenti, in modo da percorrere tempi e situazioni secondo diverse angolature che rispecchiano il carattere dei cinque memorabili e complessi personaggi della variegata famglia Lambert.

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Consigliato a chi ha letto...
L'ultima opera di Franzen, Liberta'
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Ho letto la tua recensione con molto interesse, Alan!
Devo dire che questo Franzen mi stuzzica...penso proprio che lo leggerò!
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23 Agosto, 2011
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idem!!
In risposta ad un precedente commento

02 Settembre, 2012
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Sig.Alan lei e' un ottimo opinionista, sono alle ultime pagine del libro che leggo di proposito con molta lentezza per assaporare le ultime emozioni e riflessioni che ad ognuno di noi, penso, scaturisca naturalmente. Chi di noi non ha subito correzioni e purtroppo ripete lo stesso errore. Grazie Stefania
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