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Liberazione
 
Liberazione 2011-08-22 08:57:40 Stefp
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Stefp Opinione inserita da Stefp    22 Agosto, 2011
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Liberazione

A Budapest è la fine del 1944, l'Armata Rossa è alle porte della città e si appresta a stringere l'assedio. Erzsébet ha venticinque anni, ha trovato un nascondiglio per il padre, uno scienzato ricercato dal regime ed essendo sua figlia è costretta a vivere sotto falsa identità e ora si appresta a trascorrere le quattro settimane di assedio nello scantinato del suo palazzo assieme a decine di altre persone in condizioni di vita al limite della sopportabilità, in una promiscuità buia fatta di odori di cucina, di altri corpi maleodoranti, di una latrina comune a tutti, respirando il respiro altrui e condividendo persino gli incubi notturni di chi è costretto a dormire di fianco a te. E Erzsébet aspetta qualcosa: la liberazione. Tutto questo finirà, Erzsebét ci crede, ci vuole credere, la guerra e l'assedio dovranno finire e la vita tornerà quella di una volta. I russi, dipinti dal regime come mostri, giorno dopo giorno hanno cambiato aspetto nei pensieri degli assediati e ora vengono visti come i liberatori, Erzsébet aspetta di vederli entrare nello scantinato e sa che questo significherà la fine della guerra. Ed ecco finalmente arrivare il primo soldato russo...
Sandor Marai dipinge magnificamente i dolori e le sofferenze della sua città sottoposta ai bombardamenti americani, assediata dai russi e tiranneggiata fino all'ultimo giorno dai fascisti al potere. Ricco di dialoghi curatissimi e di riflessioni profonde, viviamo Liberazione assieme a tutte quelle persone nascoste. E' un romanzo lentissimo come può essere lo scorrere del tempo in uno scantinato di una città sotto assedio, triste come il carico di sofferenza che ognuno dei protagonisti si porta dentro, colmo di speranza di un futuro migliore così come piena ne era Erzsbét, ma con un sottofondo latente di un pessimismo ineluttabile che, come Marai intuiva nella stesura nel '45 del romanzo e fa vivere simbolicamente alla protagonista, troverà una grigia conferma nella realtà del dopoguerra.

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Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
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grande Stefano,
ti sei fatto rapire anche tu da Sandòr ???
In risposta ad un precedente commento
Stefp
22 Agosto, 2011
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Grazie Giovanna. Mi è piaciuto molto. Sei tu che mi ha dato la spinta decisiva per leggerlo. Ora ho Il gabbiano che mi attende.
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
22 Agosto, 2011
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mi fa molto piacere Stefano, davvero...
attendo la tua rece su Il gabbiano e naturalmente devi promettermi che leggerai anche Le braci !!!
Grazie stefano, le tue recensioni arricchiscono molto questo sito, sono sempre molto sentite e personali.
In risposta ad un precedente commento
EvaBlu
23 Agosto, 2011
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Sono pienamente d'accordo con Katia! :))
In risposta ad un precedente commento
Stefp
23 Agosto, 2011
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Grazie ragazze. Troppo buone.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

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