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L'unico deludente libro di Rutherfurd
A parte un grossolano errore a pagina 418, riga 14 ; " Il lago Ontario e' piu' alto del lago Erie, disse tranquillamente a Frank..". Non e' cosi'.E' esattamente il contrario; L'Erie e' piu' alto dell'Ontario, tanto e' vero che il flusso della corrente che porta alle cascate del Nigara va da sud verso nord per poi immettersi per l'appunto nel lago Ontario.
Ma aldila' di questo (potrebbe trattarsi di un errore del traduttore), e' forse il piu' monotono dei libri di Rutherfurd. Pur partendo bene con lo stile che lo caratterizza in tutta la prima parte del libro, diventa ossessionante a partire dai racconti del '900 Newyorchese. Quando racconta della famiglia Caruso, ne descrive i nomi in modo sereotipato di una famiglia emigrata dalla Campania di allora senza aver saputo coglierne l'anima. Da ai Caruso un modo di pensare "anglosassone" o irlandese, e non ha colto quella che invece era la "meridionalita'" a quei tempi. Improbabile inoltre che lo zio Luigi Caruso, da cameriere qual'e', possa aver messo da parte settantamila dollari che nel '29 avevano un potere d'acquisto di circa due milioni di Euro di oggi. Per tutto il '900, continua nell'intestardirsi nel raccontare tutti gli episodi che hanno toccato NY e l'America perfino nei particolari delle dimensioni delle travi dei grattacieli (trascurando di citare il famoso albero di Platano, pietra miliare di Wall Street)perdendo quella che e' la parte emozionale del romanzo. In pratica, nel '900 ci fa da guida turistica di un tour organizzato di NY, e tutte le figure dei personaggi si indeboliscono.