Dettagli Recensione
La strada del mondo
Ho letto questo libro tutto di un fiato. In termini pratici dirò di avere fatto il viaggio Napoli-Bologna senza accorgermene. Una prosa scarna, frasi brevi, niente incisi, parentesi, virgolette, capitoli ed altri segni di punteggiatura.
La narrazione scorre a tutto tondo, senza corsivi, senza note solo uno scorrere rapido fatto di paragrafi brevi e spaziati. Un uomo e un bambino viaggiano attraverso le rovine di un mondo ridotto a cenere in direzione dell'oceano, dove forse i raggi raffreddati di un sole ormai livido cederanno un po' di tepore e qualche barlume di vita.
Trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha ancora valore: un carrello del supermercato con quel po' di cibo che riescono a rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola con cui difendersi dalle bande di predoni che battono le strade decisi a sopravvivere a ogni costo.
E poi il bene più prezioso: se stessi e il loro reciproco amore. Un capolavoro. Buona la traduzione ma credo che vada letto in lingua originale.