Dettagli Recensione
Avvolgente lentezza
E' un libro piacevolmente e serenamente lento. Da leggere adagio, senza fretta, per gustare appieno le minuziose descrizioni dei paesaggi e delle azioni.
C'é cruda verità, cruda vita. McCarthy tiene lontano le favole e ci spiega senza mezzi termini che la vita è dura, che ci sono persone che si abbassano a viverla sopportandola, ed altre che provano a cavalcarla.
E' un'atmosfera da Sergio Leone. Il messico con sppazi ampissimi, villaggi semideserti, poveri contadini capaci di estremi slanci di generosità. Personaggi con alle spalle esperienze uniche che avvolgono il lettore in lunghi e conturbanti sermoni.
A me piace la scrittura riflessiva di McCarthy, si è capito, no? Riesce a trasportarmi nel romanzo, a farmi cavalcare accanto a Billy e Boyd. Questo "oltre il confine" è parte della trilogia della frontiera, ma può benissimo essere letto per conto suo. Billy attraversa il confine messicano per la prima volta per riportare la lupa catturata sulle montagne che l'hanno vista nascere. Da qui un lungo viaggio, un continuo riattraversare il confine alla ricerca dei cavalli rubati prima, del fratello scomparso poi. E di una nuova vita.
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