Dettagli Recensione
La bambina che *rubava* i libri
Questo libro mi è piaciuto molto: sia l'idea originale di avere la Morte come narratore; sia la storia, decisamente toccante; sia la prospettiva: i tedeschi vittime del regime nel loro stesso Paese. La bambina è un personaggio molto ben riuscito, a mio parere: è reale nei suoi pensieri e nelle sue reazioni, così come i personaggi che la circondano.
Contesto decisamente la scelta del traduttore e/o dell'editore di modificare il titolo, che in originale è "The Book Thief", ovvero "La Ladra Di Libri" - titolo peraltro mantenuto letteralmente in francese, tedesco e spagnolo.
Basta leggere il libro per chiedersi il perché di tale scelta, visto che la bambina i libri li ruba, non li salva affatto.
La recensione più sopra probabilmente opera un tentativo di giustificare questa traduzione errata, asserendo che "più che rubarli li salvava". Non è vero. Il primo libro viene rubato all'apprendista becchino, che lo aveva accidentalmente fatto cadere nella neve del cimitero. Il secondo libro viene rubato al rogo e, sebbene questo gesta possa effettivamente far pensare a un salvataggio, l'intenzione della bambina è di rubarlo. Per non parlare di tutti quelli che seguono, che vengono rubati con premeditazione e organizzazione.
Credo che i lettori italiani si meritino più fiducia dagli editori.