Dettagli Recensione
Combattere, combattere, combattere!
“Questa è la tua vita e va finendo un minuto alla volta”.
Palahniuk centellina frasi del genere praticamente in ogni pagina del libro. Ed è questa la filosofia di vita dei protagonisti: il carpe diem latino in confronto non è niente. Lottare, farsi del male, gustare il sapore del sangue, è questo che serve per arrivare in basso. Non per soldi (“Non tutto ha a che fare con i soldi”), non per gloria o fama, ma per la salvezza dell’anima: l’unico scopo del fare del male e farsi fare male è quello di toccare il fondo per poi riemergere vittoriosamente. Un appunto va fatto senza dubbio su uno dei personaggi più riusciti, Maria, la femme fatale della situazione; autodistruttiva, caparbia e allo stesso tempo dolce, supplichevole e fragile ma testarda: una donna sicuramente a tutto tondo.
Probabilmente Palahniuk ha inaugurato un nuovo stile di scrittura, la cui definizione migliore credo sia “suburbana”: ripetizioni, frasi brevi ma dure come pugni, filosofia psicanalizzata e ambienti lugubremente “pulp”.
Ma c’è qualcosa di inquietante in questo libro, qualcosa che non è la violenza, lo stile a tratti claustrofobico o il meschino sdoppiamento di personalità, no: è qualcosa di più grande, qualcosa di cui non riesco a trovare traccia. In ogni caso è un libro che consiglio di leggere.
Un’esperienza da fare.