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Sulla strada
 
Sulla strada 2011-07-07 13:22:42 Sara S.
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Sara S. Opinione inserita da Sara S.    07 Luglio, 2011
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la beat generation

Appena ho iniziato a leggere questo libro non mi ha trasmesso niente. Gli avvenimenti all'interno della storia si accavallavano gli uni sugli altri in maniera confusa e caotica, la narrazione scorreva velocissima, non riuscivo ad entrare in sintonia con i personaggi, non riuscivo a trovare un senso alle loro vicende, il loro continuo spostarsi da un luogo all'altro invece di appassionarmi mi annoiava. Ho dovuto leggere faticosamente 200 pagine prima di abituarmi al ritmo narrativo e iniziare davvero a comprendere la storia. Ho capito che nonostante sia difficile approvare lo stile di vita sconclusionato, infantile e autodistruttivo dei protagonisti, questo libro rispecchia fedelmente il credo dell'autore, perché lui c'era dentro fino in fondo a quello stile di vita. Non bisogna immaginare che lo scrittore raccontava di una vita sbandata e degradata stando seduto a bordo di una piscina con idromassaggio sorseggiando champagne. No, Keruoac ha vissuto ciò che ha scritto e la sua vita è stata quella fino alla fine dei suoi giorni, quando lo trovarono morto in una stanza fatiscente contornato da bottiglie di whisky, più vuote che piene. Si può certamente trovare disgustosa e senza senso una vita condotta così. Io dopo aver finito di leggere il libro penso solo che sia tutto molto triste. Penso che la ricerca della felicità all'infuori dei soliti cliché dettati dalla società sia una ricerca ardua ed effimera, nonché inutile. Penso che la libertà sia un concetto utopistico e che scappando da una gabbia si finisce solo per finire in un'altra. Ci si può ingabbiare in una vita di lavoro noioso, con una casetta deliziosa, maxischermo tv e vacanze dilazionate in piccole rate annuali. Oppure si può decidere di mandare al diavolo tutto e di ingabbiarsi in una vita di scomodità, stenti e privazioni. Cambia il tipo di gabbia, ma non la sostanza. Ecco, come già accennato in precedenza, questo libro, seppur scritto in maniera opinabile, è riuscito a trasmettermi qualcosa, qualcosa di infinitamente triste. Ma perlomeno c'è riuscito.

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