Dettagli Recensione
Un romanzo atipico e visionario
Un urban-fantasy decisamente atipico, un mix di fantasia e realtà visionaria. Prima di leggere questo libro me ne ero fatta un'idea diversa, in parte ne sono stata delusa e in parte soddisfatta. Ma partiamo per gradi: il mondo ricreato da Gaiman è unico: fantasioso, fiabesco, surreale, grottesco... ma anche REALE. E' per questo che il libro viene collocato nel genere dell'urban, perché l'ambientazione alla fine non è niente di meno che Londra, una Londra sotterranea, fatta di cunicoli e passaggi nascosti e ormai abbandonati e dimenticati, ma realmente esistenti! Per quanto si tratta quindi della collocazione ambientale e delle sue descrizioni non si può chiedere di meglio e sono altrettanto straordinari gli abitanti di questo strano universo parallelo: uomini e donne scartati dalla società e che hanno ritrovato in Londra-sotto il loro regno, diventando così: conti, marchesi, guerrieri, frati, parla-coi-ratti... e ciò che è interessante è che tutti loro sono invisibili agli ambitanti di Londra-sopra. Ma Richard, il protagonista di questo romanzo, è un normalissimo londinese, con una normalissima routine, eppure la sua vita verrà totalmente sconvolta quando a causa di una fatale casualità farà la conoscenza degli abitanti di Londra-sotto e non portrà più sottrarsi all'avventura che lo aspetta. Però devo ammettere che per quando riguardo lo svolgimento della storia mi aspettavo molto di più, perché a mio avviso l'ho trovata poco coinvolgente, tolte tutte le bizzarrie e le stranezze che sono disseminate un po' ovunque rimane ben poco! Quindi, più che un vero ed avvincente romanzo, lo definirei come una rivisitazione amalgamata in stile dark di diversi romanzi famosi. Al suo interno infatti vi troviamo elementi in comune ad "Alice nel paese delle meraviglie" (realtà distorte e situazioni talmente strane da sembrare dentro ad un sogno) "Il signore degli anelli" (la ricerca della chiave come punto focale, come era per Tolkien la ricerca dell'anello) e "Pinocchio" (il gatto e la volpe collodiani sono rappresentati alla perfezioni da Mr Croup e Mr Vandemar). E non mancano nemmeno i cenni alla mitologia greca, come ad esempio "Il Minotauro", che nel libro viene rappresentato da un mostro molto simile che anch'esso custodisce un labirinto. Non posso comunque dire che questo libro non mi sia piaciuto, perché l'ho trovata una lettura interessante e scorrevole, certo che però si merita un 10 e lode per la creazione di ambientazione e personaggi e una sufficenza per quanto riguarda i nudi contenuti della storia. Da leggere assolutamente se volete qualcosa di estremamente diverso dall solite pubblicazioni.